sabato 28 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"E tutti lasciatolo se ne fuggirono".
Marco 14:50
Siamo all'arresto di Gesù nel Getsemani; da questo momento in poi seguire Gesù voleva dire, molto probabilmente, subire la Sua stessa sorte. I discepoli, sommersi dalla paura, abbandonarono Gesù nelle mani dei suoi nemici; non erano disposti a seguire oltre il loro Maestro.
Questo episodio mi ricorda molto i tempi attuali, dove sempre meno discepoli di Gesù sono disposti a seguire fino in fondo il loro Maestro (a dire la verità, molte volte, non sono disposti a seguirlo nemmeno all'inizio).
Oggi, forse, non dovrai morire per Gesù ma, almeno........puoi vivere per Lui.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

venerdì 27 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Ho trovato nella casa dell'Eterno il libro della legge"
2^ Re:22-8
Questo dissero i sacerdoti di Dio.
Nel regno di Giuda ci si era talmente allontanati dal Signore che persino tra i sacerdoti di Dio la Parola di Dio era un libro .....da trovare...tanto era stato dimenticato.
Oggi ho la brutta impressione che per molti "cristiani", i quali sono tutti sacerdoti dell'Iddio vivente, la Parola di Dio, come ai tempi di Giosia, sia un libro dimenticato e che va ritrovato perché:
"Ogni cosa (in tutto l'universo) è stata fatta per mezzo di lei".
(Giovanni 1:3)
Potete voi farne a meno? No!
A quanti l'hanno persa e dimenticata.......buon pro vi faccia il ritrovarla.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

giovedì 26 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Ecco perché in tempi come questi il savio si tace; perché sono tempi malvagi".
Amos 5:13
Sembrano proprio i tempi nostri!
Tempi dove la violenza dilaga; il sopruso è la regola di vita; l'odio è il pane quotidiano.Il timore di Dio è una "favola, che ha stancato abbastanza" e che qualcuno ogni tanto racconta; tempi dove vivere ribelli e senza regole pare essere l'unico obiettivo ambito; dove l'egoismo è il segreto per sopravvivere; tempi del "morte tua vita mia"; tempi nei quali non viene concesso spazio alla "noiosissima" saggezza, che pur avrebbe qualcosa di leggermente vitale da riferire;
insomma tempi nei quali il savio tace, perche......forse......le pietre soltanto.......l'ascolterebbero.
Siamo vicini al tempo del non c'è più niente da fare per l'uomo?
Speriamo di no!

Contributo di Placentini Daniele / Fano

mercoledì 25 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

Gesù dice: "Ogni cosa è possibile a chi crede (in Lui)"
Marco 9:23
Siamo forse alla fiera di chi la dice più grossa? E' questa forse una prova per partecipare ad un gioco per creduloni? Niente di tutto questo, ciò che afferma Gesù è la pura ed assoluta verità: chi crede in Lui può ogni cosa...l'apostolo Paolo, scrive alla chiesa di Filippi:
"Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica" (Filippesi.4:13).
Non esiste cosa troppo grande da fare, o situazione troppo difficile da affrontare, per chi ha creduto in Gesù;
la potenza di Cristo riposa su noi (2^Cor.12:9).......forse.....lo dimentichiamo troppo spesso.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

martedì 24 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Preparati, o Israele, ad incontrare il tuo Dio!".
Amos 4:12b
Ricordo che in casa dei miei, mio padre aveva messo all'ingresso dell'appartamento, sullo stipite della porta, un adesivo con questo versetto; cosi ogni volta che entravo, leggevo "Preparati ad incontrare il tuo Dio". Quando tornavo a casa, a volte i miei pensieri erano altrove, oppure avevo fatto discussione con qualche amico, peggio ancora avevo commesso qualche mala azione.......li sulla porta mi aspettava il tormentone; devo confessarvi che a volte lo trovavo angosciante, perché in fondo in fondo non mi sentivo mai veramente preparato ad incontrare Dio; e l'idea che questo potesse avvenire presto non mi lasciava affatto tranquillo.
Oggi sono in vena di confessioni e devo dirvi che ancora oggi questo versetto mi agita; mi vedo allo specchio della Parola di Dio e mi chiedo: sono preparato ad incontrare Dio? Vedo in me tante debolezze, tante imperfezioni, tante ipocrisie, tanta incredulità, tanta poca volontà di combattere ancora.....la risposta ancora oggi rimane NO! Ma ........scruto meglio, lo specchio della Parola di Dio riflette qualcosa d'altro della mia vita......oltre alle mie insufficienze, al mio peccato........c'è qualcuno nella mia vita....ma si...ma si...dai.... tiro un lungo sospiro di sollievo, il mio cuore comincia a rianimarsi perché incrocio ancora una volta lo sguardo del mio amico Gesù, intollerante al peccato, ma pieno di grazia e di compassione che mi ricorda che
Lui, e non la mia misera fedeltà, è ciò che mi rende pronto ad incontrare Dio!
Ed io, ancora una volta non posso far altro che piangere di gioia e ringraziare.
Ora voglio regalare a Dio la mia fedeltà.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

lunedì 23 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Io so in chi ho creduto"
2^Timoteo 1:12
Questa l'affermazione dell'apostolo Paolo, attraverso la quale voleva dichiarare la sua assoluta e consapevole fiducia in colui nel quale lui aveva creduto, Gesù Cristo.
Da allora sono trascorsi 2000 anni, ed in tutti questi anni il numero di coloro che dicono di conoscere Cristo si è moltiplicato a dismisura; oggi si contano circa 2.000.000.000 di Cristiani nominali. Sembrerebbe una bella notizia, ma non lo è.
Di questi 2 MLD di "cristiani", tantissimi non sanno, non conoscono esattamente, in chi hanno "creduto"; tanti non hanno creduto personalmente (Io so) ma hanno accettato inconsapevolmente ciò in cui, forse altri hanno creduto per loro...che pasticcio! Moltissimi altri non hanno creduto in qualcuno (Cristo) ma in qualcosa (religione), che non è assolutamente la stessa cosa; tanti altri ancora, né sanno (consapevolezza), né hanno creduto (presa di posizione), eppure si definiscono cristiani......?
Pochi, davvero pochi possono dire come Paolo...
...Io...so.... in chi...ho creduto!
Spero, che domani siano più di oggi.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

domenica 22 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

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"Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso l'Eterno, spererò nell'Iddio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà".
Michea 7:7
Il mondo è sull'orlo di un collasso, ed è alla disperata ricerca di qualcuno che sani tutte le sue ferite e doni, finalmente, pace e prosperità a tutti. In ogni persona che ho sentito, senza distinzione di ceto sociale, credo religioso o corrente politica, alberga la cupa consapevolezza che, se non intervengono, immediatamente, provvedimenti drastici e realmente risolutivi per tutte le innumerevoli crisi che affollano il pianeta, la sorte di tale pianeta è già drammaticamente segnata.
Verso chi volgere le proprie speranze?
Risolutore di problemi mortali cercasi......., questo l'annuncio che forse andrebbe messo su ogni giornale.
Sono convinto che molti "profeti" risponderebbero; ognuno portando la propria ricetta "divina"con ingredienti che di eccezionale hanno solo la stupidità manifestata nel proporre da millenni sempre le medesime cose, che la storia ha insegnato essere fallimentari; guerra, violenza di ogni genere, arroganza, presunzione, megalomania, fanatismo religioso, politico ed economico; anarchia, pigrizia, indolenza, indifferenza, sopraffazione di diritti, colonialismo di qualunque specie, ateismo, qualunquismo, ecc...; profeti che portano in tasca l'ennesima delusione, l'ennesimo fallimento, da donare ad un umanità sempre più confusa e spaventata.
Anche ai tempi del profeta Michea, c'erano le stesse malattie e gli stessi inutili guaritori di oggi; ma Michea ha fatto una scelta della quale non si sarebbe mai pentito, la stessa scelta che ogni uomo dovrebbe fare.
Il mondo scamperà dal collasso, solo se ogni singolo uomo volge il proprio sguardo verso
Colui.......che il mondo...........lo ha formato.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

sabato 21 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Dice l'Eterno: cessate dal recare offerte vane; il profumo io l'ho in abominio.....le vostre feste stabilite l'anima mia le odia, mi sono un peso che sono stanco di portare"
Isaia 1:10:17
Anche oggi Dio è stanco come ai tempi di Isaia dell'ipocrisia con la quale si dice di credere in Lui; perché mentre le labbra "onorano" "adorano" e "confessano" Dio ed il suo figliolo Gesù Cristo, il cuore è tutto rivolto verso ciò che Dio odia: il sacrilegio, l'egoismo, l'avidità, l'immoralità, l'incredulità.
Chi crede veramente, chi vuole essere , almeno per una volta coerente,
si risparmiasse le ipocrisie e accetti il piano di Dio nella sua vita.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

venerdì 20 febbraio 2009

Avviso per i lettori

Ciao, ormai sono diversi mesi che tanti di voi mi seguono con affetto visitando ogni giorno questo blog.
Mi rivolgo in particolare ai credenti, a coloro che hanno messo Gesù al centro della loro vita, chiedendo: Gradisci partecipare con un tuo scritto come quello che leggi quotidianamente in modo che io possa pubblicarlo? Hai una testimonianza da condividere? Un commento al versetto del giorno? Non esitare....per me è un incoraggiamento a proseguire nell'opera di testimonianza.
Se sei un simpatizzante del mondo evangelico e gradisci scrivermi , utilizza questo indirizzo
Casella Postale 146
27029 Vigevano.
oppure al contatto mail posto sotto la foto nella pagina del blog.
A presto
Antonio

Commento e versetto del giorno

La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero.
Salmo 119:105
La Sua è una luce fortissima , che ci illumina ogni più piccolo ostacolo .... non c'è inciampo se la seguiamo .... ogni nostro passo è guidato e sicuro ... è ecologica ed è gratis .... e in più abbaglia e scaccia il nemico .
Tutti possiamo utilizzarla ... se vogliamo ......
anche tu.
Contributo di Pescio Dario / Stella

giovedì 19 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Il settimo giorno, Iddio compì l'opera, e si riposò."
Genesi 2:2
Il settimo giorno Dio non creò nulla ma compì l'opera, riposandosi.
Il riposo allora è il completamento dell'opera; riposare vuol dire godere dell'opera realizzata.
Un opera, dunque, può definirsi realmente completata solo il momento in cui la si gode.
Il riposo, è il vero ed unico fine di ogni opera; e al di sopra di tutte le opere,
è l'unico fine dell'opera di Dio.
n.b. scusate la puntualizzazione, ma il riposo, ovviamente, non ha niente a che fare con il dormire.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

mercoledì 18 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Lungi da Dio il male, lungi dall'onnipotente l'iniquità ! Poich'ègli rende all'uomo secondo le sue opere, e fa trovare a ognuno il salario della sua condotta. "
Giobbe 34:10-11
Troppo spesso Dio viene sottoposto alle accuse dell'uomo, quando quest'ultimo si trova in difficoltà. Dio viene accusato di essere intransigente, severo, quasi tiranno; per alcuni è addirittura ingiusto; per altri totalmente disinteressato ai problemi dell'umanità; insomma una persona davvero pericolosa...ma vi pare mai possibile?
In quei momenti, l'uomo altro non fa che difendere il suo peccato, il quale è la vera ed unica causa di tutte le sue disgrazie; e chi difende il suo peccato non lo vincerà mai.
Il desiderio primo di Dio invece è: vincere la causa di tutti i mali; in ogni uomo che umilmente accetta il suo aiuto; aiuto che a volte può essere anche traumatico; ma è pur sempre meglio essere traumatizzato per qualche tempo, che morto per sempre.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

martedì 17 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"L'Eterno ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia".
Salmo 126:3
Come pensate che stiano delle persone le quali avendo scoperto di essere prigioniere nonché irrimediabilmente condannate a morte, ricevono la ormai insperata buona notizia, che la loro condanna è stata convertita in grazia? Ve lo dico io!
"Ammalati" di una gioia irrefrenabile ed inesauribile.
La stessa gioia irrefrenabile deve trovare posto nel cuore di quanti, prigionieri e condannati dal peccato, ad un oscurissimo destino di tenebre e di morte, hanno ottenuto in Cristo l'immeritata ed immeritabile sentenza di grazia e sono stati resi liberi.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

lunedì 16 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Se siete disposti ad ubbidire, mangerete i prodotti migliori del paese; ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada; poiché la bocca dell'Eterno ha parlato. "
Isaia 1:19-20
Ubbidire ... ubbidire ..; che stress....l'uomo non sopporta più questo termine, rifiuta ogni forma di imposizione o divieto. Lui è moderno e progredito; vuole fare solo e tutto quello che la sua mente concepisce, e non gli importa sapere se ciò che fa è buono o cattivo.
I figli non ubbidiscono più; gli scolari neanche a parlarne; gli adulti stessi sono allergici all'ubbidienza, e così, l'anarchia regna....e tutti sono tristi e scontenti.
Ad ogni modo.....
......solo nel campo dell'ubbidienza a Dio, crescono le benedizioni;
il resto.......è fantasia.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

domenica 15 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Cercate di uccidermi perché la mia parola non penetra in voi"
Giovanni 8:37
Gesù era sempre nel mirino di chi non voleva ricevere le sue parole.
A 2000 anni di distanza, le cose non sono poi cambiate tanto; anche oggi chi non riceve le parole di Gesù cerca di ucciderlo, nel senso che cerca di eliminarlo dalla propria vita.
Molti sono tentati dall'idea che possa esservi una via di mezzo, neutra, tra eliminarlo ed accettarlo;
ma valgono le parole di Gesù:
"chi non è con me è contro di me"(Luca 11:23)
Eh si, chi non sta dalla parte di chi lo ha accettato sta dalla parte di chi lo ha ucciso.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

sabato 14 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Il savio non si glori della sua saviezza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza;
ma chi si gloria si glori di questo:
che ha intelligenza e conosce me".
Geremia 9:23
Non conosci Dio?
Allora, anche se possiedi ogni cosa, non hai davvero nessun motivo di gloriarti.
Conosci Dio?
Allora non scadere, e non cercare gloria in ciò che non ha nessuna gloria.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

venerdì 13 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Perché dov'è il vostro tesoro, quivi sarà anche il vostro cuore."
Luca 12:34
In altre parole, il cuore dell'uomo seguirà inevitabilmente tutte quelle cose a cui dedica maggiori cure ed attenzioni; Dio e la sua giustizia oppure il mondo e le sue miserevoli ricchezze.
Spero vivamente che il vostro cuore non si sia innamorato di un tesoro che sarete costretti a lasciare a terra.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

giovedì 12 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

" O uomo, Egli t'ha fatto conoscere ciò che è bene; e che altro richiede da te l'Eterno, se non che tu pratichi ciò che è giusto, che tu ami la misericordia,
e cammini umilmente col tuo Dio?"
Michea 5:8
Il più l'ha fatto Dio, ora grazie a Lui sappiamo ciò che giusto e ciò che non lo è; adesso tocca a noi fare ciò che è buono.....non pretenderete che lui faccia anche l'unica cosa che ci chiede.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

mercoledì 11 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Val meglio una mano piena di riposo, che ambo le mani piene di travaglio e di corsa dietro al vento".
Ecclesiaste 4:6
Un momento....non correte con la fantasia; questo non è un invito a dormire e a poltrire dalla mattina alla sera, ma..............siamo proprio sicuri che l'affannosa corsa quotidiana alla quale molte volte partecipiamo per raggiungere tante cose "indispensabili" sia poi davvero così indispensabile?
O forse ci derubiamo dell'indispensabile riposo fisico; psichico e spirituale,
solo per sentirci adeguati ad una società, immorale ed inetta, che ogni secondo si inventa qualcosa di indispensabile?
Val meglio riposare che correre dietro al vento!

Contributo di Placentini Daniele / Fano

martedì 10 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Nudo sono uscito dal seno di mia madre, e nudo tornerò in seno alla terra;
l'Eterno ha dato, l'Eterno ha tolto; sia benedetto il nome dell'Eterno".
Giobbe 1:21-22
Questo il lapidario commento di Giobbe di fronte alla completa distruzione di ogni suo bene ed alla morte improvvisa e tragica di tutti i suoi sette figli. Come se non bastasse di li a poco Giobbe avrebbe dovuto fare i conti anche con la malattia; ma non per questo cambiò idea,
...."abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremo d'accettare il male?"....(2:9)
Mi direte...chi è Giobbe, un'altro socio del club dei folli?
No, Giobbe era un uomo integro, retto, temeva Dio e fuggiva il male.............ed aveva capito nonostante la sua ricchezza, che tutto apparteneva a Dio, e che sua, non era neppure la polvere di cui era composto il suo corpo; polvere che avrebbe dovuto restituire alla terra che gliel'aveva prestata.
Questa visione della vita impedì a Giobbe di attaccarsi in maniera morbosa e possessiva ai beni che gli erano stati affidati, perché li spendesse in maniera utile e ne godesse.
Giobbe non si fece mai prendere, cosa che molto spesso accade invece agli uomini "intelligenti", dall' avidità e dalla presunzione di essere il padrone di alcunché; no, lui era, più semplicemente, il servo che godeva dei beni del padrone; il quale in qualunque momento avrebbe potuto richiederli indietro.
L'assoluta assenza di attaccamento possessivo alle cose ed alle persone che ancor meno delle cose, pensava di poter possedere; portò Giobbe ad accettare, non senza sofferenza ma con serenità, la volontà di colui che, a ragione, lui considerava il Signore di tutta la creazione.
In sintesi:
meno attaccamento alle cose di questo mondo = maggiore disponibilità ad accettare la volontà di Dio.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

lunedì 9 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Anima mia, loda l'Eterno. Io loderò l'Eterno finché vivrò, salmeggerò al mio Dio, finché esisterò."
Salmo 146:2
Questo è il piacevole debito di un anima intelligente; un anima che sa operare una distinzione tra le meraviglie, molte volte insondabili, del Creatore, ed il persistente tentativo dell'uomo di abbruttire tali meraviglie.
La tristezza, la violenza, il sopruso, l'egoismo, la perversione, la sofferenza, la morte ecc.. tutte cose che molte volte limitano la nostra azione di lode al Creatore, non sono farina del sacco di Dio e non possono derubare Dio della lode di cui e sempre degno.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

domenica 8 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui".
1^Giovanni 2:5
Ma osservare la Sua Parola , che è la Bibbia , non vuol dire solo leggerla ..... ma farne tesoro .... farla propria .....utilizzarla come guida ..... e non dovrebbe essere poi cosi difficile , visto che l'uomo è abituato a fare tesoro di una moltitudine di trattati e manuali( oroscopi ... psicologici ecc. ) che utilizza per avere una guida nella vita .
Contributo di Pescio Dario / Stella

sabato 7 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"La mia Grazia ti basta"
2^Corinzi 12:9

A volte dimentichiamo che la nostra gioia risiede in ciò che di immenso abbiamo, gratuitamente ed immeritatamente, GIÀ ricevuto da Dio; e non in ciò che pensiamo debba esserci ancora dato.
Contributo di Placentini Daniele / Fano

venerdì 6 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Rallegratevi nell'Eterno...".
Salmo 97:12
Molte strade vengono percorse dall'uomo per raggiungere l'allegrezza d'animo; la serenità; ed altrettanto spesso viene deluso perché tutto su questo pianeta e limitato.
Esiste però una fonte inesauribile di allegrezza, questa fonte è custodita da Dio, e solo vivendo in Lui l'uomo potrà rallegrarsi senza ne limiti di tempo ne di intensità.
Purtroppo l'uomo ha sempre molte cose da fare, ed è sempre diffidente e sospettoso di chi lo ama; preferisce abbandonarsi "sicuro" tra le braccia di ciò che lo uccide.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

giovedì 5 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Iddio disse ad Elia: esci fuori e fermati sul monte dinanzi all'Eterno.
Ed ecco passava l'Eterno.
Un vento forte, impetuoso schiantava i monti e spezzava le rocce dinanzi all'Eterno,
ma l'Eterno non era nel vento.
E dopo il vento, un terremoto; ma l'Eterno non era nel terremoto.
E, dopo il terremoto, un fuoco; ma l'Eterno non era nel fuoco.
E, dopo il fuoco,
un suono dolce e sommesso.
Come Elia l'ebbe udito, si coperse il volto col mantello..."
1^Re 19:11-12
Elia incontra la presenza gloriosa di Dio.
Ciò che separava Elia dalla presenza del Signore erano eventi tempestosi, violenti, consumanti, di fronte ai quali la natura si struggeva; ma dopo.....un dolce e sommesso suono, dichiarava la presenza di Dio, presenza, che calma ogni cosa, rasserena, infonde pace e da nuova forza.
Molte volte anche noi siamo, da eventi simili, separati dal suono dolce e sommesso della piena comunione con Dio ; ma se aspettiamo, senza paura, senza fuggire, andremo oltre quegli eventi tempestosi e ascolteremo anche noi il suono dolce e sommesso della Sua presenza.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

mercoledì 4 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Qual Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla trasgressione del residuo della tua eredità?
Egli non serba l'ira sua in perpetuo, perché si compiace di usare misericordia. Egli tornerà ad aver pietà di noi, si metterà sotto i piedi le nostre iniquità, e getterà nel fondo del mare tutti i nostri peccati."
Michea 7:18-19
E poi dicono che Dio è severo e intransigente.
Che bello che è Dio! Sono irrimediabilmente innamorato di Lui.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

martedì 3 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Si vengo presto! Amen! Vieni Signor Gesù!"
Apocalisse 22:20
Con questa promessa, che prelude alla vita nel senso più assoluto del termine, si chiude la Bibbia.
La nostra fede; la nostra attesa; la nostra speranza; la nostra lotta per la verità, non è vana, ma ha un epilogo glorioso; aspettiamo con pazienza!

Contributo di Placentini Daniele / Fano

lunedì 2 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Il tuo sole non tramonterà più, la tua luna non si oscurerà più; poiché il SIGNORE sarà la tua luce perenne, i giorni del tuo lutto saranno finiti."
Isaia 60:20
L'uomo può dire quello che vuole; la società può percorrere tutte le strade più assurde che crede; i filosofi e gli scienziati possono dissertare per tutto il resto della loro vita su tutte le ipotesi possibili ed inimmaginabili.
C'è una realtà però che non può essere cambiata e cioè che:
per chi ha creduto nell'opera di salvezza e di liberazione di Cristo è
iniziato un bellissimo giorno che non avrà mai più fine!

Contributo di Placentini Daniele / Fano

domenica 1 febbraio 2009

Commento e versetto del giorno

"Or fratelli vogliamo farvi conoscere la grazia di Dio concessa alle chiese di Macedonia. In mezzo alle molte afflizioni con le quali esse sono provate, l'abbondanza della loro allegrezza e la loro profonda povertà hanno abbondato nelle ricchezze della loro liberalità.
2^ Corinzi 8:1-2
Che credenti esemplari; molte afflizioni - abbondante allegrezza; profonda povertà – ricchezza di liberalità.

Tale chiesa ha, per la potenza dello Spirito Santo, sovvertito la consuetudine che vede la tristezza come conseguenza dell’afflizione, e l' indisponibilità economica come conseguenza della profonda povertà.
Il Signore solo può operare cambiamenti così radicali.... se solo lo lasciassimo lavorare in pace nella nostra vita.
Contributo di Placentini Daniele / Fano

Versetto del giorno

Versetto del giorno