giovedì 26 dicembre 2013

Buongiorno amici naviganti della rete.
Beh ormai per molti è arrivato ma è anche passato il "natale".
I cristiani, in questa circostanza, si sono ritrovati in  piazza San Pietro in oltre 70000 .
Che dire un gran colpo d'occhio. Le parole di Papa Francesco, indirizzate alla pace e alla concordia, passando per i morti in Siria e i profughi del centro siciliano, sono di sicuro effetto.
A volte questi discorsi fanno leva sui sentimenti, ci fanno sentire più buoni e si sente  la necessità di gesti di carità cristiana verso chi è più debole.
Ma il "natale" è questo?
Certamente una vita al servizio dei più deboli, al sostegno per chi non c'è la fa più e cosi via è certamente da lodare.
E' pur vero che con la parola "natale" si indica la natività (lasciamo per il momento la convenzione di fissarla il 25 di dicembre) del nostro Signore Gesù; ma la domanda vera che ti pongo è la seguente:
E' nato Gesù nel tuo cuore?
Permettere a Gesù di nascere nel tuo cuore non significa un coinvolgimento emozionale dettato dal momento illusorio che vivi in queste ore.
Natale non significa scartare i regali sotto l'albero perpetuando un rito che la chiesa vuole far passare come i doni dei Magi (non Re magi) fecero a Betlemme al nostro Signore.
In questi giorni non si è parlato pubblicamente della bibbia e di cosa vi è scritto; si è solo girato attorno in modo pseudo cristiano.
Voglio porti una domanda: Hai mai letto il seguente passo biblico che troviamo in Romani 10:9 che dice: perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.
Il "natale" è questo: Far nascere Gesù nel tuo cuore e riconoscere che Gesù può diventare il tuo personale Salvatore e Signore della tua vita.
Confessare (a Lui solo e non per interposta persona) e credere che Dio l'ho ha resuscitato; solo in questo modo sarai salvato.
Ricordare la sua natività tra le tante luci e feste è solo un modo per sentirsi felici mentre racchiudersi nel proprio silenzio, fare autocritica, perché senza riconoscere Gesù (come citato nel versetto che hai letto sopra in Romani)  non si va da nessuna parte, anzi si va dritti dritti all'inferno (il purgatorio non esiste biblicamente parlando: a tal proposito sarò lieto di rispondere alle tue domande).
Mi piacerebbe continuare questo discorso, se per te è stato stimolante e gradisci saperne di più.....anche per gettare uno sguardo oltre i tuoi pensieri sicuramente di buona fede.
Ti auguro una buona giornata.
Antonio



Versetto del giorno

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