lunedì 27 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

Amici e navigatori di questo blog oggi vi lascio con quest'ultimo passo biblico che spero sia per voi una benedizione.
Comunicherò con voi dal 17/agosto/2009.
Buone Vacanze

"Si, Iddio è grande e noi non lo possiamo conoscere;..."
Giobbe 36:26
Eh si, Dio è grande....e l'uomo troppo piccolo per capirlo; ma la nostra gratitudine va a Cristo perché ci ha permesso di conoscere ciò che era inconoscibile, infatti: "Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere". Giovanni.1:18
ed ancora:"...affinché siano consolati i loro cuori e, uniti mediante l'amore, siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di Dio, cioè Cristo, nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti".Colossesi 2:2-3
L'eccellenza della conoscenza racchiusa in Cristo, aperta a tutti gli umili, supera ogni più rosea aspettativa umana.
Che cosa meravigliosa!

domenica 26 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"..nel nostro Signor Gesù Cristo abbiamo la libertà d'accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui".
Efesini 3:12
Gli uomini hanno paura di confrontarsi con Dio; quando si parla di Lui, della sua volontà, della sua giustizia, molti sfuggono l'argomento; perché? Da dove nasce questa paura?
Nascerà forse da una intima ma inconfessabile consapevolezza che qualcosa non quadra nel loro rapporto con Dio?
Sarà la velata consapevolezza che la loro vita viene vissuta, volontariamente, nell'indifferenza alla volontà di Dio; velata consapevolezza che fa temere il giusto giudizio di Dio?
In fondo, in fondo l'uomo non ha tutti i torti ad aver paura di Dio, perché Dio odia il peccato; ed immerso com'è l'uomo nel peccato non può che temere l'ira di Dio, Paolo infatti dice:" L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini..."Romani 1:18.
Insomma, una paura giustificata......ma adesso arriva la "Buona Notizia" (significato dal greco del termine "Evangelo") la buona notizia è: che qualcuno ha cancellato il peccato che attirava l'ira di Dio sugli uomini; chi è? ...Il risorto Gesù!Hai creduto nella Sua opera di liberazione? Hai accettato la Sua mediazione presso Dio? Dopo esserti pentito del tuo peccato hai accettato che Gesù diventasse il tuo Signore, cioè colui che traccia la tua strada sui binari della giustizia di Dio? Si? Beato te!Adesso hai la libertà, concessa solo a chi a detto si, di avvicinarti a Dio.....senza più paura, ma certo di essere accolto con gioia alla Sua presenza; che notizia meravigliosa!
Adesso puoi parlare con Lui come si parla ad un amico; puoi parlarGli dei tuoi desideri, dei tuoi problemi; puoi stare anche semplicemente in Sua compagnia...vedrai che piacevole compagnia; Lui ti aiuterà a percorrere anche le vie più tortuose; ti consolerà anche quando tutti avranno esaurito la loro capacità di consolazione; Lui ti riprenderà con amore quando sbaglierai, e ti rialzerà quando cadrai; ti darà l'energia necessaria per superare montagne quando avrai a malapena la forza di aprire gli occhi per piangere; Lui ti prenderà per mano e ti introdurrà alla comprensione di tutti i misteri della sua gloria e della sua sapienza; il tuo spirito, il tuo fisico, la tua anima troveranno in Dio finalmente piena e completa soddisfazione; ma.......anche ti punirà, quando ti ribellerai a lui; ti formerà in maniera perfetta e questo tante volte vorrà dire anche soffrire; avendo riconosciuto Gesù come Signore della tua vita, dovrai anche essere pronto anche agli attacchi di coloro che odiano Dio e che hanno messo sulla croce il Salvatore degli uomini.....gli increduli.Hai deciso di rimanere al tuo posto? Di vivere nel tuo mondo, tra la paura di Dio e la consapevolezza che un giorno dovrai comunque rendere conto a Lui della tua vita? Hai deciso di privarti delle infinite benedizioni già pronte per te presso Colui che ti ha dato la vita e che non vuole altro che torni a casa? Ti lascio riflettere su questo verso della Parola di Dio..."Chi vorrà salvare la sua vita (terrena), la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor di me (Gesù) e del Vangelo, la salverà. E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e poi perde l'anima sua?(Marco 8:35-36)NON PERDERE ALTRO TEMPO!
Contributo di Placentini Daniele / Fano

sabato 25 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

L'Eterno l'ha veduto, e gli è dispiaciuto che non vi sia più rettitudine; ha veduto che non v'era più un uomo..."
Isaia 59:15-16
Dio, guardando fra il suo popolo non ha trovato nessun uomo; e già, l'uomo, quella creatura meravigliosa a cui Dio aveva dato vita non c'è più; il peccato l'ha fatto scadere dalla sua dignità, e nel peccato l'uomo non è l'uomo, bensì l'ombra appassita ed abbruttita di quel che era nel pensiero di Dio.
Ma la grazia infinita di Dio ci ha concesso in Gesù una nuova e perfetta dignità; in Cristo l'ombra ridiventa L'UOMO.
Che possiamo dire..........ancora una volta, e con immenso piacere,G R A Z I E !
Contributo di Placentino Daniele / Fano

venerdì 24 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"Gesù disse loro: non errate voi proprio perché non conoscete le scritture né la potenza di Dio?"
Marco 12:24
Questo disse Gesù a dei religiosi del suo tempo, i Sadducei, che amavano parlare molto, ed a sproposito, di ciò che non conoscevano. Ancora oggi sovente si incontrano persone che s'infervorano sull'argomento Dio senza aver mai letto una sola pagina per intero della Sua Parola.Ma di che cosa parlano?
Per chi non conosce la Parola e la potenza di Dio, l'errore e sempre in agguato; questo vale per chi non crede ma anche per chi crede e ritiene di aver conosciuto abbastanza.
Anche i Sadducei credevano di conoscere abbastanza ed invece...
Contributo di Placentini Daniele / Fano

giovedì 23 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

Gesù disse: "...colui che viene a me, io non lo caccerò fuori".
Giovanni 6:37b
Che grande consolazione è sapere che...........nessuno è troppo peccatore per non essere accolto da Cristo.Non sarà mai la dimensione del nostro peccato a separarci da Lui e dal Suo amore per noi;bensì la nostra cattiva volontà di andare a lui."....colui che viene a me, io non lo caccerò fuori".
Contributo di Placentini Daniele

mercoledì 22 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"Se cercassi di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo".
Galati 1:10b
Se volete piacere a Cristo...... preparatevi....... ad essere disprezzati dagli uomini.
Se nel servizio, invece, cercate di attirare le simpatie della gente, fidatevi....non state servendo Cristo, ma voi stessi.
Contributo di Placentini Daniele / Fano

martedì 21 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

Giovanni 3:16 “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.”
Tanto amato il mondo.

Non sempre si riesce a comprendere come sia possibile che il Creatore ami le sue creature, non di un amore fatto solo di parole, ma con fatti concreti. Non un gesto per alcuni favoriti ma per il mondo intero (tutta l’umanità); è venuto tra di noi col solo scopo di compiere un atto sublime, si è sacrificato al posto di ognuno di noi “Cristo è morto per i nostri peccati” (1° Corinzi 15: 3).
Così dando a ognuno di noi “Chiunque”, ( il termine chiunque può essere tradotto con “qualunque” persona che accetta l’offerta che Dio ci ha fatto) il dono della vita eterna in Cristo Gesù.
Come uomini proviamo a riflettere, se la nostra condizione non era così grave, Dio non era per amore costretto a tanto, e quindi l’invito che Gesù ci ha fatto di credere in lui, poi l’apostolo Pietro “Salvatevi da questa perversa generazione” (Atti 2: 40) e l’apostolo Paolo dice “Gesù morì per i nostri peccati per salvarci da questa malvagia generazione” (Galati 1: 4), ci devono aiutare a capire.
Non sempre comprendiamo i pericoli che corriamo, molte volte queste parole suonano vuote, perché non sempre diamo il giusto peso alle situazioni.
Però se ci riflettiamo un po’ su, Gesù è apparso nella storia per morire sulla croce, e mi dice che l’ha fatto per me, per ognuno di noi, perché come peccatori siamo condannati per l’eternità, se quello che Gesù ci fa sapere è vero, per noi l’unica via di salvezza è accettare il sacrificio di Gesù sulla croce, chiedere perdono per il nostro stato di peccatori e seguirlo nel resto della nostra vita fino all’eternità.

Contributo di Antonio Tuccillo

lunedì 20 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.”
Galati 5: 22
Il frutto che si vede.

Non si può essere cristiani solo con le parole, ma essere credenti e seguaci di Gesù deve essere visibile a tutti coloro che ci circondano, non solo nella comunità dei credenti ma anche a quelli che non vi appartengono, come familiari, vicini, colleghi di lavoro, amici ecc., tutti devono poter vedere che la nostra vita è cambiata sul serio.
Colui che crede in Gesù, diviene un cristiano, riceve il frutto dello Spirito Santo, non in teoria ma praticamente, e se lo lascia agire questo frutto sarà manifesto, come un bel frutto che cresce su un albero o su una pianta, esso si può vedere e ammirare, così deve essere il frutto di Dio nella vita del credente, visibile agli occhi di tutti.
Essere cristiani vuol dire agire con amore, essere persone gioiose, vivere in pace, portare pazienza, comportarsi con benevolenza, usare la bontà, essere fedeli, vivere in mansuetudine ed essere in grado di autocontrollo, non ogni tanto ma sempre, non in un solo aspetto ma in tutti gli aspetti, non è facile per questo bisogna impegnarsi e lasciare che Dio agisca ogni giorno in noi attraverso l’opera rigeneratrice dello Spirito Santo.
Contributo di Antonio Tuccillo

domenica 19 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"Poiché noi non siamo come quei molti che adulterano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo".
2^Corinzi 2:17
Domanda: C'è "sincerità" nel tuo cuore.......?
Rifletti amico/a.......... a Dio non si può mentire.
Buona domenica
Con affetto Antonio

sabato 18 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.”
Romani 5: 5


Nessuna delusione.

Quando ero ragazzo credevo negli amici, ma un giorno nel momento che avevo più bisogno del loro sostegno mi lasciarono solo, quella esperienza fu tale che ne rimasi molto deluso, mi ero fidato di loro, allora mi sono chiesto: chi mi può non deludere?
All’età di sedici anni ho creduto alle promesse che il Signore Gesù mi ha fatte, ho creduto all’amore di Dio per me e ho messo tutta la mia speranza in Lui, ora ho quasi cinquanta anni, le vicissitudini della vita non sono sempre state piacevoli ma il mio amico, il Signore Gesù, non mi ha mai lasciato solo; è sempre stato al mio fianco.
In ogni situazione, anche la più spiacevole, sento il suo amore, mi confido in Lui e col suo aiuto vado avanti; il Signore mi aiuta a superare le cose o a sopportarle, mi resta vicino, come ha promesso nella sua parola. Gesù è proprio un vero amico.
Ringrazio Dio per il suo amore per me uomo, perché un giorno, attraverso dei credenti, Lui mi ha parlato ed attraverso la sua parola (la bibbia), non ho più messo la mia speranza in qualche uomo, pur bravo che sia, ma solo e unicamente in Dio che mi ha amato.
Spero che questa mia testimonianza sia di aiuto e/o di stimolo a chi sta cercando qualcuno in cui porre la sua fiducia e non restare mai deluso.

Contributo di Antonio Tuccillo

venerdì 17 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell'uomo privo di senno; ed ecco le spine vi crescevan da per tutto, i rovi ne coprivano il suolo, e il muro di cinta era in rovina. Considerai la cosa, e mi posi a riflettere; e da quel che vidi trassi una lezione: Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare le mani per riposare.....e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato".
Proverbi 24/30-34

Chi ha scritto questi passi è il re Salomone.
Un re giudizioso e sapiente.
Qui sono descritti le condizioni dei campi e la loro desolazione; siamo di fronte ad un fattore che invece di curare il campo, non si cura affatto del campo.
Certo se dormiamo o incrociamo le braccia il risultato non può che essere questo.
Cosa impariamo da questa considerazione?
Anche noi abbiamo un campo da coltivare, arare ecc. Questo campo è la nostra vita....se non la curiamo alla luce della parola di Dio, sarà come un campo pieno di spine e saremo indifesi proprio come il muro di cinta che si sgretola sotto i colpi dell'incuria.
Caro lettore applica alla tua vita questo invito e permetti al Signore di spazzare via le lordure e i lacci del peccato.
Come sempre ti auguro una buona giornata.
Con affetto Antonio

giovedì 16 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"............non conosco quest'uomo".
Matteo 26/74
Che momento deve essere stato per Pietro dover dire di non conoscere Gesù.
Non una volta ma ben tre volte. Addirittura l'ultima è preceduta da una riflessione di una persona che lo ha riconosciuto dalla parlata. Pietro allora sempre più in preda al panico iniziò a imprecare e a giurare di non conoscerlo.
Tutti sappiamo che il gallo cantò e per lui arrivò il pianto che la bibbia definisce "amaro".
Anche tu, oggi, ti affanni a dire di non conoscere Gesù?
Anche per te il canto del gallo può arrivare, e precisamente che la tua vita arrivi al capolinea perché poi sarà un pianto "amaro" per tutta l'eternità.
Non ti voglio spaventare ma un invito serio a riflettere sulla tua vita spirituale.
Buona giornata
Antonio

mercoledì 15 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Le chiese dunque si fortificavano nella fede e crescevano ogni giorno di numero. ”
Atti 16:5
Crescere.

Molto facile è dire di avere “fede”, dire “ho creduto nel Signore”, ma molte volte è un evento, un periodo, una occasione particolare che ci spingono a tali affermazioni.
Il concetto che scaturisce dalle scritture è che questa fede deve crescere di giorno in giorno in ognuno che ha creduto in modo da permetterci di poterci fortificare nella fede.
Spesso sento dire: quel tale è rimasto un bambino nella fede, un po’ come l’apostolo Paolo che scrivendo ai Corinzi dice: “vi ho parlato come a bambini in Cristo”, proprio perché alcuni credenti non erano cresciuti nelle vie del Signore ma erano rimasti ai primi elementi della fede.
Attraverso lo studio delle scritture e la vita della comunità locale abbiamo l’occasione di fortificare la nostra fede, mettendo in pratica le cose che impariamo, di crescere sia personalmente che come numero attraverso la nostra testimonianza non fatta di sole parole ma soprattutto di fatti mostrando la fede che è in noi.
Se cresciamo nella fede, sia come singoli credenti sia come comunità del Signore, saremo notati da coloro che non credono e la nostra testimonianza sarà più efficace per annunciare al mondo la fede nel Signore Gesù per la salvezza dell’umanità.
Contributo di Antonio Tuccillo

martedì 14 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Mostraci la tua bontà, SIGNORE, e concedici la tua salvezza.”
Salmo 85: 7

Dio si è già mostrato.

Un volta incontrai un ragazzo, era figlio di credenti, in casa sua si svolgevano le riunioni della piccola chiesa locale, un bravo ragazzo molto affettuoso ma non credeva nel Signore.
Quando parlai con lui, mi disse che stava aspettando che il Signore si mostrasse. Rimasi perplesso su questa affermazione e riflettendo pensai che molte persone continuano a dire, ancora oggi, che non conoscono Dio.
Questo versetto fu scritto molto prima della venuta del Signore Gesù; tutti gli anni la cristianità ricorda la sua venuta nel mondo, che è morto per i nostri peccati ed è risorto, ma............. questi eventi parlano alle persone che festeggiano?
Essi ci mostrano la bontà di Dio verso la sua creatura, l’uomo, che si è allontanato da Dio e non riesce più ad ascoltarlo.
Dio nella sua bontà ha amato l’umanità è venuto nel mondo, si è fatto uomo, si è sacrificato sulla croce morendo al posto dell’uomo.

Dio si è già mostrato a tutti gli uomini, ci ha lasciato la sua parola la bibbia che ci parla di lui e della sua bontà e non è più necessario che egli si mostra a noi, ma siamo noi chiamati ad andare a lui per ricevere la salvezza che ci ha concessa.
Giovanni 3 : 16 dice: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.”
Non stiamo in attesa di un evento che è già accaduto, il Signore si è già mostrato ad ognuno di noi, andiamo a Lui con fiducia per ricevere la salvezza che ci offre, e godere della sua presenza ora e per l’eternità.

Contributo di Antonio Tuccillo

lunedì 13 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"Il figlio che fa vergogna e disonore, rovina suo padre e scaccia sua madre."
Proverbi 19/26
Questo passo è senz'altro attualissimo.
La famiglia , fin dal principio, è sempre stata al centro del disegno di Dio.
Tanti sono i passi che parlano del comportamento familiare sia dei genitori ma anche dei figli verso questi ultimi. Le benedizioni passano anche attraverso la famiglia.
Disprezzare gli insegnamenti dei genitori, non seguire i consigli spirituali, morali ecc, porta inevitabilmente ad una vera e propria ribellione e di conseguenza al peccato spirituale.
Oggi, è sotto gli occhi di tutti, il grado di indifferenza, di spregio, di vero menfreghismo che impera nelle famiglie. In nome di una presunta libertà personale di azione e di pensiero, anche se si vive in un nucleo famigliare, regna un vero e proprio vivo sentimento egoistico.
Sempre di più sentiamo notizie di aggressioni, omicidi che scoppiano nelle famiglie per i più disparati motivi.
Quante benedizioni perde il giovane, il padre e la madre.
Non era questo il disegno di Dio; questo è il disegno dell'uomo che sempre di più si allontana da Lui.
Beh, non è arrivata l'ora di "canbiare rotta?".
Con affetto Antonio

domenica 12 luglio 2009

Cari lettori del blog oggi è un giorno nuovo in cui è bene fare una riflessione. Oggi è una domenica e da buoni cristiani pensiamo debba essere in parte spesa per andare a messa o al culto (dipende dal credo religioso).
Il più delle volte si torna a casa e presto si dimentica quanto abbiamo ascoltato.
La riflessione è questa:
Quanto influenzano il nostro cuore le parole che abbiamo ascoltato? Poco, niente, molto?
- Se "niente" siamo come quella parte di seme che caduta in terra viene subito mangiata dagli uccelli.
- Se "poco" siamo come quelle parti di seme che cadono o tra le rocce e poca terra, riesce a spuntare... ma non attecchisce bene per via della poca terra ed alle prime intemperie viene subito strappata; oppure tra le spine, le quali quando crescono affogano i primi segni di vita del seme.
- Se "molto" allora è paragonata a quella parte di seme che caduto in buona terra, cresce e porta frutto.....tanto frutto.
Il seme è la Parola di Dio; il cuore è il tuo terreno.
Chiedi al Signore Gesù di entrare nella tua vita e per te potrà essere davvero un nuovo giorno.
Il passo di oggi lo puoi trovare in Marco 13/da 1 a 9
Con affetto Antonio

sabato 11 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“E Zaccaria disse all'angelo: Da che cosa conoscerò questo? Perché io sono vecchio e mia moglie è in età avanzata.” Luca 1:18
“Maria disse all'angelo: Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?”Luca 1:34

Zaccaria o Maria?

Due personaggi Zaccaria, sacerdote di Dio, impegnato nel servizio del tempio, uomo maturo e fedele, chiede a Dio durante la sua vita di donargli un figlio.
Quando ormai è anziano, il Signore gli annunzia la lieta notizia, la tua preghiera è stata esaudita.
La sua reazione è di incredulità, siamo anziani io e mia moglie come può ciò avvenire, mostrami un segno, affinché io possa conoscere che sia vero, “da che cosa conoscerò questo?”, rimase muto (per segno) fino alla nascita del Figlio.
Il secondo personaggio Maria, una giovane donna non ancora sposata, anche a lei il Signore gli annuncia la nascita di un figlio, anche per lei la cosa sembrava impossibile perché non aveva mai avuto rapporti sessuali con un uomo.
Non era come Zaccaria un sacerdote zelante e maturo nel servire Dio, ma non mise in dubbio l’annuncio, ma chiese una spiegazione “come avverrà questo”, il Signore glielo spiegò e lei si sottomise alla sua volontà.
Il figlio che nacque a Maria venne annunciato ai pastori come “il Salvatore, il Cristo Signore”.
Tanti di noi che abbiamo fede, rivolgiamo a Dio molte preghiere, portiamo al suo trono di grazia i nostri bisogni (come ad esempio Zaccaria aveva chiesto un figlio perché sua moglie era sterile).
Il Signore non sempre risponde subito o nella maniera che noi pensiamo, ma alla sua risposta facciamo come Zaccaria o come Maria, siamo scettici e increduli o cerchiamo di comprendere e accettare, sotto metterci alla sua volontà.
Il Signore ci ha fatto sapere che è nato un Salvatore (per salvare la nostra vita dal peccato e dalla sua conseguenza, la perdizione eterna), un Signore (per guidare attraverso le sue parole e la sua volontà le nostre vite), accettiamo e crediamo sotto mettendoci o chiediamo un segno da increduli per accettarlo?
Contributo di Antonio Tuccillo

venerdì 10 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Gesù rispose (a Nicodemo) dicendo: In verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”.
Giovanni 3: 3
Nicodemo

Nicodemo era un fariseo, un dottore (insegnante) della legge di Dio (l’antico testamento), un capo dei giudei (membro del Sinedrio, una sorta di parlamento politico religioso e di tribunale per i casi di eresia ai tempi di Gesù).
Andò di notte a Gesù, per poter parlare con lui, per non essere visto (era uno scandalo che una persona importante come lui andasse da Gesù considerato un nemico dei farisei), chissà quante domande voleva porre, chissà quale grande tema voleva trattare con Gesù che egli stesso riconosce un Maestro venuto da Dio.
Ma Gesù con questa risposta all’elogio di Nicodemo taglia corto, va al sodo, risponde al vero problema di Nicodemo che è poi il problema di tutti gli uomini, così come siamo non è possibile entrare nel regno di Dio, non ha importanza a quale posizione sociale, culturale apparteniamo, dalla religione a cui facciamo riferimento o se ci riteniamo buoni o pensiamo di fare tutto bene, siamo dei peccatori (l’apostolo Paolo afferma nella lettera ai romani “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”), come peccatori è impossibile accedere alla presenza di Dio, di qui la necessità di essere delle persone nuove (nato di nuovo), trasformate non dalla nostra volontà, ma dalla potenza di Dio tramite l’operato della Spirito Santo che ci rigenera e ci trasforma in esseri nuovi che camminano in novità di vita, tutto questo può avvenire se si pone la fiducia (fede) in Gesù che è morto sulla croce per i nostri peccati.
Nicodemo va via di notte, ma riappare qualche tempo dopo alla crocifissione di Gesù, (Evangelo di Giovanni 19: 38-42) lui e Giuseppe di Arimatea un discepolo di Gesù ma occulto per paura dei giudei (farisei e sadducei), uscirono allo scoperto, lasciandosi alle spalle la paura raccolsero il corpo di Gesù e lo deposero in una tomba vuota (gli diedero onore con quest’atto, Gesù era destinato a una fossa comune come i ladroni crocifissi con lui).
Nicodemo e Giuseppe facendo così, ci fanno comprendere di aver creduto in Gesù e di essere nati di nuovo e lo mostrano a tutti.
Noi che abbiamo risolto il più grande problema che ci riguarda, credendo nel sacrificio di Gesù che cancella i nostri peccati, che abbiamo lasciato Dio cambiarci e trasformarci in uomini e donne nuove che camminano nella fede seguendo i suoi insegnamenti, abbiamo il coraggio di affermarlo pubblicamente come Nicodemo e Giuseppe?
Ricordiamo che se un giorno entreremo nel regno dei cieli sarà solo se siamo “nati di nuovo”.
Contributo di Antonio Tuccillo

giovedì 9 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"La conoscenza gonfia, ma la carità edifica"
1^ Corinzi 8:1b

E' vera conoscenza quella che nasce dall'amore e si manifesta con amore
Contributo di Placentino Daniele / Fano

mercoledì 8 luglio 2009

Domanda del giorno

Da diversi mesi questo blog assolve alla funzione di proporre un versetto e un commento giornaliero.
Ho notato con vero piacere che molti di voi sono assidui e costanti nel visitarlo.
Oggi però gradisco aprire la giornata con una domanda:
Ami il Signore? Come nutrisci giornalmente questo amore?
Beh, forse non ti aspettavi questo ma riflettere non ha mai fatto male.
Aspetto un tuo commento oppure puoi mandarmi una mail in cui sarò lieto di risponderti.
Con affetto Antonio
Buona giornata

martedì 7 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"La mano dell'Eterno è forse raccorciata?
Ora vedrai se la parola che t'ho detta s'adempia o no. "
Numeri 11:23
Mosè, che non era un novellino in quanto a fede, aveva appena manifestato la sua perplessità circa quello che Dio aveva promesso di fare. Il povero Mosè, esasperato da un popolo incredulo, e per questo, sempre piagnone, ha visto la sua fiducia in Dio vacillare; ma...
... mai stupirsi di ciò che Dio può fare; mai dubitare delle sue promesse; si corre il serio rischio di non essere partecipi dell'incredibile opera di Dio,
e di rimanere aggrappati solo alle misere certezze umane.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

lunedì 6 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Alzo gli occhi verso i monti : Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà.
Salmo 121: 1-3
Il canto dei pellegrini.

Questo salmo era un canto, un inno che i pellegrini cantavano mentre in famiglia o in carovana si dirigevano verso la casa del Signore.
Questi pellegrinaggi spesso venivano fatti nei periodi in cui si celebravano feste sontuose, ad esempio nel Nuovo Testamento per la Pasqua e la Pentecoste .
Leggendo il salmo sembra di sentire le voci dei pellegrini che si incoraggiano reciprocamente con propositi di fede e di speranza.
Il canto sembra che veniva fatto alternato e a due voci, come un dialogo che metteva in risalto l’opera di protezione del Signore (Jahweh) nei confronti del Suo popolo in ogni necessità della loro vita.
Il pellegrino si pone una domanda, guardando le alture che lo circondano:
"Da dove mi verrà l’aiuto ?".
Il pellegrino può rivolgersi a tutte le realtà, a tutte le persone, ma l’aiuto vero, decisivo, salvifico viene solo dal Signore.

La via del pellegrinaggio (il pellegrinaggio della nostra vita cristiana) allora come oggi non sempre è priva di pericoli o difficoltà, ecco quindi il bisogno di rendersi conto della necessità di aiuto.
“Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto cieli e terra”.
La risposta è unica, il Signore che ha fatto cielo e terra, non un essere umano, non un qualsiasi dio pagano, ma il Signore, il creatore di tutte le cose (Ebrei 11: 1-3).
Ci troviamo davanti alla confessione di fede di un credente che si fida di un Dio creatore, si abbandona a Lui, sa di poter contare sulla presenza del Dio che protegge Israele, che ne è il custode, l’aiuto, la sentinella che non si addormenta e non si distrae.
Durante il viaggio, il vacillare, lo scivolare, il cadere è facile, il percorso della vita a volte è difficoltoso e impervio.
Ma il pellegrino o il credente percorre sicuro la sua strada perché sa che chi veglia su di lui è sempre costantemente presente.
La vigilanza di Dio sul suo popolo e su di noi è costante e non conosce sosta.


Contributo di Antonio Tuccillo

domenica 5 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"Come potrà il giovane render pura la sua via?Badando a essa mediante la tua parola. Ti ho cercato con tutto il mio cuore;non lasciare che mi allontani dai tuoi comandamenti. Ho conservato la tua parola nel mio cuoreper non peccare contro di te.Tu sei benedetto, o SIGNORE;insegnami i tuoi statuti..............Io mediterò sui tuoi precettie considererò i tuoi sentieri. Mi diletterò nei tuoi statutie non dimenticherò la tua parola"
Salmo 119:9-16.
Caro amico/a ti pongo una domanda: E' questo è il tuo stile di vita davanti al Signore?
Scrivimi se condividi o meno questi pensieri.....sarò lieto di risponderti.
Per intanto ti auguro una buona domenica.

sabato 4 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giovanni 14: 6

III^PARTE
Io sono la vita

Il Signore non solo è venuto per indicarci una via, una verità e un metodo di vita, ma ci dichiara che Lui stesso è la via,la verità e la vita.

La terza affermazione: Io sono la vita.

Gli uomini cercano di vivere una vita piena, con ogni sforzo ma l’unico che ci può dare una vita esuberante, rigenerata, nuova e eterna è solo Gesù.
Lui e colui che ci insegna, che ci consola, che ci da pace e speranza per il futuro.
Come credenti conosciamo la gravità del peccato nella vita dell’uomo e solo in Gesù troviamo salvezza e una vita eterna.
In Giovanni 6: 47 è scritto:“In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna”.
In Giovanni 11: 25 – 26 è scritto:“Gesù le disse: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”
Se uno è alla ricerca della via, della verità e della vita può trovare tutto unicamente in Gesù.
Per chi già crede in Gesù deve continuare a confidare in Gesù senza svolgere il suo sguardo né a destra né a sinistra, senza cercare altre vie, altre verità o altre realtà di vita che possono solo illuderci.
L’unica pietra angolare su cui siamo fondati ed edificati è e resta solo Il Signore Gesù e nessun altro.
In Efesini 2: 19 - 20 sta scritto:“Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare”.
Contributo di Antonio Tuccillo

venerdì 3 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giovanni 14 :6


II^PARTE
Io sono la verità

Il Signore non solo è venuto per indicarci una via, una verità e un metodo di vita, ma ci dichiara che Lui stesso è la via,la verità e la vita.

Seconda affermazione : Io sono la verità.

Gli uomini proclamano molte verità; le quali mutano continuamente e vengono sostituite da altre verità. Nel campo religioso, per l’ambizione umana, si formulano delle verità e si impongono agli altri.
Ma solo Gesù è "la verità" che è sempre la stessa ieri, oggi e domani.
Paolo ai Romani invita a non mutare le verità di Dio
Romani 1: 25 “essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.”
Come credenti siamo chiamati ad essere fedeli alla verità che ci ha fatti liberi, cioè Gesù Cristo e i suoi insegnamenti, e non presentare delle verità formulate secondo i tempi o le circostanze.
Se uno è alla ricerca di una via , una verità e una vita la può trovare unicamente in Gesù.
Per chi già crede in Gesù deve continuare a confidare in Gesù senza volgere il suo sguardo nè a destra nè a sinistra, senza cercare altre vie, altre verità o altre realtà di vita che possono solo illuderci.
Contributo di Antonio Tuccillo

giovedì 2 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

“Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giovanni 14: 6
1^ parte -
Io sono la via

Il Signore non solo è venuto per indicarci una via, una verità e un metodo di vita, ma ci dichiara che Lui stesso è la via,la verità e la vita.

Prima affermazione è : Io sono la via.

Per giungere a Dio gli uomini percorrono diverse vie tra cui :
_ La via della propria giustizia e della propria rettitudine.
Impegno, fatica e sforzi personali a una vita di correttezza e solidarietà, ma ogni azione umana non riesce a colmare il bisogno che vi è nel cuore dell’uomo.
_ La via delle sofferenze e delle privazioni.
Afflizione del corpo, digiuni e astinenze, pellegrinaggi non colmano il vuoto ma vanno oltre agli insegnamenti di Gesù.
_ La via dell’altrui giustizia e santità.
La ricerca di un tramite un mediatore per ricevere la salvezza o il favore di Dio e si rivolgono a uomini che sono stati in vita considerati giusti e santi;
cosi da elevare e adorare la creatura al posto del creatore.
Quando Gesù afferma di essere la "via", dichiara di essere l’unica via per accedere al Padre; entriamo in cielo mediante l’espiazione compiuta da Cristo o non vi entriamo affatto.
Nell'Evangelo di Giovanni al 14: 6, lo stesso afferma: “nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”
Paolo afferma a Timoteo che nessuno può metterci in comunicazione con il Padre se non Gesù.
1° Timoteo 2: 5 “Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo”.
Se uno è alla ricerca di una via , una verità e una vita la può trovare unicamente in Gesù.
Per chi già crede in Gesù deve continuare a confidare in Gesù senza svolgere il suo sguardo né a destra né a sinistra, senza cercare altre vie, altre verità o altre realtà di vita che possono solo illuderci.
Contributo di Antonio Tuccillo

mercoledì 1 luglio 2009

Commento e versetto del giorno

"L'arca dell'Eterno Rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gath, e l'Eterno benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa."
2^Samuele 6:11
l'arca dell'Eterno portava in se la presenza di Dio;
tale presenza ha prodotto benedizioni inimmaginabili in casa di chi l'ha ospitata....
….teniamolo “presente”....
....anche nella nostra vita.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

Versetto del giorno

Versetto del giorno