martedì 12 marzo 2013

Luce nella distretta


 Gesù disse: "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero."
(Matteo 11:28-30)
                                                                                                                                            Il cammino Cristiano

Gesù ci invita a prendere su noi il suo giogo, ma cos'è il giogo di Gesù? È quella sottomissione completa e continua al Padre celeste, sotto cui Egli viveva.
Sempre umile e mansueto, Egli riconosceva la mano del Padre in tutto quello che incontrava.
Con questa visuale dovremmo affrontare la vita per essere mantenuti tranquilli in tutte le nostre circostanze.

La pace del Signore era perfetta, nonostante le prove disseminate lungo il suo cammino, perché la sua sottomissione era assoluta.
Egli desidera che noi possediamo lo stesso riposo dello spirito e che realizziamo che «il suo giogo è dolce e il suo carico è leggero».
Impariamo dunque a vivere le nostre prove quotidiane con sottomissione, solo così saranno addolcite.

Ricordiamo sempre che non siamo chiamati a sopportare da soli le pene della vita, Gesù stesso si offre volontario per aiutarci e dividere con noi il peso.
Gesù Cristo, simile a noi in tutte le cose, a parte il peccato, avendo sopportato tutte le sofferenze che possiamo incontrare, è sempre in grado di simpatizzare con noi, e con Lui al nostro fianco dobbiamo imparare a dire, «Signore sia fatta la tua volontà».


Buona lettura da Antonio

mercoledì 6 marzo 2013


“Ricordati di tutto il cammino che il Signore, il tuo Dio, ti ha fatto fare in questi quarant’anni nel deserto” (Deuteronomio 8:2)

L’uomo è portato a ricordarsi solo del bene fatto agli altri ma, per natura, dimentica molto facilmente quello ricevuto.

 Il Signore è consapevole di questo, perciò esortò il Suo popolo dicendo: Ricordati di tutto il cammino che il Signore, il tuo Dio, ti ha fatto fare in questi quarant’anni nel deserto”.

Un popolo che Dio aveva liberato dalla schiavitù d’Egitto e che aveva guidato per sentieri sicuri durante tutto il viaggio nel deserto provvedendo il cibo necessario: manna, carne e acqua.

                               “Ricordati”, non dimenticare.

 Quando ci troviamo in una situazione difficile siamo talvolta scoraggiati e dubbiosi, dimenticando quanto Dio ha operato per noi nel passato:

Lui è il Dio vivente ed è sempre lo stesso, “ieri oggi e in eterno”!

 Giorni di tristezza, ansia e angoscia forse possono esserci stati, ma il Signore è intervenuto in nostro aiuto e ci ha liberati.

Dio che ci ha salvato, che ci ha così tanto amato da mandare il Suo Figlio sulla croce per noi è lo stesso che è in mezzo al Suo popolo ancora oggi.

 Quando nel nostro cuore c’è tristezza, dubbio o angoscia accostiamoci a Lui con fiducia, apriamoGli il nostro cuore.

 Andiamo con la nostra mente al passato, quando nel bisogno ci siamo rivolti a Lui, abbiamo gridato a Lui ed Egli ci ha risposto e ci ha liberato!

 Forse sono esperienze lontane, ma Dio non si è fermato al passato, non è lontano:

Egli è sempre vicino a tutti quelli che Lo invocano con tutto il loro cuore.

 Non dobbiamo dimenticare le condizioni in cui ci trovavamo quando Lo abbiamo incontrato e l’opera che Egli ha fatto, affinché ancora oggi possiamo dire con il salmista:

“Benedici anima mia, il Signore; e tutto quello che è in me benedica il Nome Suo santo. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici” (Salmo 103:1-2).

 Quante benedizioni del passato, oggi, non sono più presenti nella tua mente, fratello e sorella?

 Non dobbiamo vivere del passato, ma fare tesoro delle esperienze vissute perché il Signore non ha mai abbandonato il Suo popolo, specialmente nel momento della prova.

 Fratello e sorella, ricordati che, anche quando siamo venuti meno e meritavamo di essere lasciati lì a terra, feriti a morte, il Signore, il Buon Samaritano, ci ha presi, ci ha curati e ci ha portato avanti.

Perciò il nostro spirito non sia abbattuto, ma chiediamo a Dio: «Signore, fà che in me ci sia sempre la certezza che non mi lascerai e non mi abbandonerai e che, anche questa volta, non sarò solo a combattere questa battaglia».

 Forse stai vivendo un tempo di sofferenza e di prova, ma ricordati che questo tempo è solo un attimo rispetto all’eternità, poiché :

“le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev’essere manifestata a nostro riguardo” (Romani 8:18).

Forse ti stai chiedendo perché ti trovi nella situazione in cui sei, forse te lo sei chiesto tante volte... Non farti tante domande, sappi che Gesù non starà a guardare, perché Lui conosce il tuo cuore e il tuo bisogno, i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti.

Lui non ti lascerà e non ti abbandonerà perché sei prezioso agli occhi Suoi, il tuo nome è scritto sul palmo della Sua mano.

Perciò, ancora una volta, inizia a ringraziare il Signore per quanto ha già fatto per te, per la tua casa, per la tua famiglia..., manifestaGli la tua riconoscenza, affidati a Lui, ed Egli opererà.

 

Versetto del giorno

Versetto del giorno