martedì 30 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

Nel principio Dio creò i cieli e la terra."
Genesi 1:1
Primo libro; primo capitolo; primo versetto;.... primo passo di fede da compiere verso la verità:
CREDERE IN DIO CREATORE.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

lunedì 29 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

“Ora ognuno esamini se stesso”
1° Corinzi 11: 28
Esaminarsi

Mi sono chiesto in che senso ?
Ho preso un semplice vocabolario della lingua italiana e sono andato a leggere il termine:
Esaminare = sottoporre a esame, interrogare, osservare.
Non soddisfatto sono andato a leggere il termine:
Esame = considerazione attenta di una cosa, di un fatto, di una persona.
Ho anche notato che nella Bibbia non è l’unico versetto che ci chiede di esaminarci 2° Corinzi 13 : 5. Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi.
Sembra che il Signore voglia da ognuno di noi che continuamente ci esaminiamo, ci interroghiamo, ci osserviamo e facciamo una attenta considerazione di noi stessi.
Allora mi sono chiesto quale è il metro di misura per questa attenta valutazione di noi stessi ?
Poi leggendo il Salmo 139 : 1 a 6 e credo che se Dio ci investiga, ci valuta e ci esamina in questa maniera, il metodo giusto è quello di fare con noi lo stesso.
Quindi quando ci apprestiamo a esaminare noi stessi valutiamo tutto ciò che ci riguarda e la conoscenza di noi stessi; i nostri pensieri sia se stiamo lavorando o riposando; come stiamo conducendoci nella famiglia, nella società, nella chiesa e in ogni cosa che facciamo; valutiamo bene ciò che abbiamo detto e ciò che stiamo per dire; perché Dio ci conosce perfettamente e ci ha già esaminati.
E se troviamo qualcosa che non va ricordiamoci di ritornare all’Eterno come ci viene ricordato in Lamentazioni 3 : 40 “Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole e ritorniamo all’Eterno”.
Contributo di Antonio Tuccillo

domenica 28 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"L'Eterno, che è buono, perdoni a chiunque ha disposto il proprio cuore alla ricerca di Dio".
2^Cronache 30:19
Non esiste peccato troppo grande che Dio non possa perdonare; esistono solo persone troppo orgogliose per accettare di sottomettersi a Dio.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 27 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"C'è qualcuno che abbia paura e senta venirgli meno il cuore? Vada torni a casa sua, onde il cuore dei suoi fratelli non abbia ad avvilirsi come il suo."
Deuteronomio 20:8b
Questa è una delle disposizioni che Dio diede al popolo d'Israele prima che questi si impegnassero a combattere le battaglie dell'Eterno.
La paura, che pessima e contagiosa compagna.
Combattere, è vero, fa paura, e non è sicuramente mai stato nell'indice dei desideri di nessun uomo; come credo che nello stesso indice, non sia mai apparsa nemmeno un'altra cosa che fa molto paura: l'essere sopraffatto.
A volte però, bisogna, nostro malgrado, scegliere tra l'essere sopraffatti o il combattere; e allora ? L'equazione è molto semplice:
chi avrà paura di combattere, scapperà e sarà sopraffatto;
chi, invece avrà piu paura di essere sopraffatto, resisterà combattendo;
e se la battaglia sara per la causa di Dio, allora può stare certo che
LA BATTAGLIA sarà VINTA.
C'è qualcuno che vuole rinunciare a combattere, e desidera tornare a casa, in attesa di essere sopraffatto dalla stessa paura che l'ha fatto fuggire?

Contributo di Placentino Daniele / Fano

venerdì 26 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

“Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore.”
Giovanni 15: 9
Amore.

Ho digitato il termine amore su un motore di ricerca della bibbia, mi sono usciti 184 versetti che trattano di quest’argomento.
Da sempre si afferma che l’amore è il tema centrale della bibbia; Dio padre ama, Dio figlio ci ama, noi che crediamo dobbiamo restare in quest’amore.
Inutile affermare che l’amore di Dio è infinito, Gesù sentiva quest’amore nei suoi confronti, un amore che ha spinto Dio padre ha sacrificare il suo unigenito figlio per tutti noi.
L’amore del Dio figlio è per ognuno di noi, un amore tale che lo ha spinto a sacrificarsi sulla croce e morire per i nostri peccati, per poterci salvare da questo malvagio secolo e per l’eternità.
Tutti coloro che hanno creduto sono invitati da Gesù ha restare in questo amore, Gesù utilizza qui il termine dimorare, star fermi in un luogo e abitarvi, l’invito del Signore è di non considerare l’amore un qualcosa di secondario nella nostra vita, ma una realtà che ci deve accompagnare ogni giorno prendendo esempio dal Padre e dal Figlio, l’apostolo Paolo, nella nota lettera ai Corinzi, dice che l’amore è la via per eccellenza, e che ogni cosa che si fa senza amore ha solo un effetto esteriore ma dentro è vuoto.
Chiediamo in preghiera al Signore di aiutarci a camminare ogni giorno nella via che lui ci ha già indicato: l’amore per Lui, per noi e per il nostro prossimo.

Contributo di Antonio Tuccillo

giovedì 25 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Dove mancano i buoi è vuoto il granaio, ma l'abbondanza della raccolta sta nella forza del bove"
Proverbi 14:4
A proposito dell'evangelizzazione del mondo:
non c'è tanto bisogno di comandanti, quanto di operai.
Se non c'è chi lavora c'è poco da dirigere ed organizzare.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

mercoledì 24 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Rimasero seduti per terra, presso di lui, sette giorni e sette notti; e nessuno di loro disse verbo, perchè vedevano che il suo dolore era molto grande."
Giobbe 2:13

Così gli amici di Giobbe accolsero e condivisero la sua tragedia; zero parole, molta presenza.
Ci sono momenti in cui bisogna, piuttosto essere presenti, lasciando la parola al silenzio.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

martedì 23 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

Ma egli rispose: Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio".
Matteo 4: 4.
Non di solo pane

Vi è nella società che ci circonda una grande apprensione, i telegiornali ci inviano messaggi come “ci sono più poveri”, “le mini pensioni non bastano” o “molti non arrivano a fine mese con la pensione”.
Sicuramente una preoccupazione reale, speriamo che le cose possano migliorare.
il Signor Gesù stava digiunando quando Satana lo tenta, e nonostante la fame (reale) gli risponde “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio”.
Nonostante i tanti problemi reali della nostra società, Gesù dice che abbiamo un altro bisogno che è il cibarci della parola di Dio, essa ci consola, ci educa, ci guida nella conoscenza di Dio ma è vista anche come una lampada che guida il cammino e le scelte dell’uomo.
La società giustamente si preoccupa dei problemi sociali, ma è anche giusto che ognuno di noi si occupi non solo di migliorare il livello di vita reale, ma anche di cibare la parte spirituale del nostro corpo, la bibbia come parola di Dio è perfetta per questo scopo.
Dio disse a Giosuè di meditare giorno e notte il suo libro, che gli sarebbe servito anche per tutte le cose della vita.
Contributo di Antonio Tuccillo

lunedì 22 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Benedetto sia l'Eterno la mia rocca, che ammaestra le mie mani alla pugna e le mie dita alla battaglia"
Salmo: 144-1
lo so...tutti preferiremmo non avere battaglie da combattere; però è meglio vincere battaglie che non averne, perché solo morti non combattono più.

Le battaglie poi portano un bottino e arricchiscono; ma a questo punto la cosa più importante non è essere scampati dalla lotta ma essere ben addestrati a vincere.
In questo abbiamo un maestro che la sa lunga su come vincere.
Contributo di Placentino Daniele / Fano

domenica 21 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Poi noi, viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole".
1^ Tessalonicesi 4:17-18
Consola il ricordare "nel mezzo del combattimento di nostra fede" che un'alba gloriosa ci attende alla fine della notte.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 20 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

“ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra”.
Atti 1: 8
Mandato.

Ognuno che crede all’annuncio della parola di Dio riceve lo Spirito Santo, che lo rigenera facendolo diventare una nuova creatura e attraverso la presenza dello Spirito di Dio nella nostra vita possiamo annunciare la sua parola, come Gesù ci ha ordinato prima di salire in cielo, questo è il compito al quale tutta la chiesa è chiamata, e ognuno di noi, non importa l’età, la conoscenza che abbiamo o la posizione sociale, tutti siamo chiamati a testimoniare della nostra fede in Cristo, in una maniera individuale e collettiva.
Esistono tanti modi per farlo, tutti buoni e discutibili, buoni perché qualsiasi maniera è buona per annunciare l’evangelo per la salvezza del mondo, discutibili perché un sistema forse a livello personale non piace e generalmente quello che non piace viene automaticamente dichiarato non biblico.
L’unica cosa veramente non biblica, ripeto veramente non biblica è non annunciare la parola del Signore, non predicare la parola di Dio è veramente non biblico ed è disubbidire al mandato che il Signore ci ha affidato, è necessario ed urgente, credo, che ognuno di noi si esaminani e di conseguenza studiare come ubbidire al mandato che Gesù gli ha affidato per non essere trovati mancanti al suo ritorno.
Contributo di Antonio Tuccillo

venerdì 19 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"La potenza appartiene a Dio"
Salmo 62:11
SOLO LUI PUO' FARE!
Quindi, solo chi confida in Lui.....può ricevere.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

giovedì 18 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

“Infatti non ho nessuno di animo pari al suo che abbia sinceramente a cuore quel che vi concerne”.
Filippesi 2: 20


Guardarsi allo specchio

Riflettevo ultimamente intorno alla epistola di Paolo ai Filippesi, e come Paolo presenti Timoteo alla chiesa di Filippi che lo conosceva già.
Nonostante conoscessero già le virtù che erano in Timoteo, il suo attaccamento a Paolo, come insieme all’apostolo si fosse consacrato al servizio del vangelo di Dio, Paolo ritiene necessario lodare alcune caratteristiche con cui Timoteo svolgeva questo servizio per il Signore Gesù.
Paolo dichiara: Poiché non ho alcuno che abbia come lui i miei sentimenti e che più sinceramente si prenda cura degli interessi vostri.
Timoteo aveva gli stessi sentimenti di Paolo, svolgeva il suo ministerio con sincerità e si prendeva cura di servire agli altri, così mi sono chiesto: con quali caratteristiche i cristiani oggi vivono la loro consacrazione davanti al Signore? E come io sto vivendo la mia consacrazione e la mia vita davanti al Signore Gesù?
Paolo poco prima aveva detto che nei credenti vi doveva essere un unico amore, un unico sentire, un unico parlare e che bisogna servire gli altri con la stessa umiltà di Cristo Gesù, e in questa lode a Timoteo sembra che Paolo lo indichi come un esempio di servizio utile al Signore.
Che i sentimenti, la sincerità e l’abnegazione di Timoteo verso il prossimo possano essere uno specchio con cui confrontare il nostro servizio al Signore che si è dato per tutti noi.
Contributo di Antonio Tuccillo

mercoledì 17 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Beato l'uomo che Dio castiga!...giacché egli fa la piaga, poi la fascia; egli ferisce, ma le sue mani guariscono"
Giobbe 5:17-18
Io ci sto a lasciarmi correggere da lui;..... e voi?

Contributo di Placentino Daniele / Fano

martedì 16 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

Genesi 24: 63 “Isacco era uscito, sul far della sera, per meditare nella campagna; e, alzando gli occhi, guardò, e vide venire dei cammelli”.

Riflettere e mettersi in discussione

La società che ci circonda ci spinge a fare tutte le cose sempre in fretta, così da impedirci di riflettere, di considerare la nostra vita e dove stiamo andando.
Isacco la sera usciva per i campi a meditare, ecco un esempio da imitare, scegliamo un momento nella nostra giornata per fermarci e riflettere insieme al Signore, per fare un bilancio della nostra vita insieme a Lui.
Talmente siamo affaccendati che molti valori nella nostra vita rischiano di perdere il loro significato iniziale, rischiamo di cadere nelle abitudini o nelle tradizioni, oppure peggio nella faciloneria o superficialità delle cose.
Un credente africano dovette avere una visione particolare per poter considerare quanto era grave il suo peccato davanti a Dio, noi non viviamo e ne dipendiamo dai sogni o dalle visioni avendo la Bibbia come base per la nostra fede, ma comunque voglio raccontarvi questa visione scritta nel libro di Roy Hession “la via del calvario”, così che anche noi possiamo riflettere non solo su questa parte della nostra vita ma su ogni istante della nostra vita davanti al Signore Gesù Cristo.
“Un credente africano, un uomo di Dio, raccontò in un’assemblea di chiesa che un giorno, mentre stava salendo la collina per recarsi alla riunione, udì dietro di sé dei passi. Si voltò e vide un uomo che saliva portando sulle spalle un carico pesante. Provando per lui una profonda pena, gli rivolse la parola. Poi notò che le sue mani erano forate, e capì che era Gesù.
Signore, gli chiese: stai portando i peccati del mondo su per la collina?
No, rispose Gesù: non sto portando i peccati del mondo, ma i tuoi”.
Il credente africano capì e rivalutò il suo comportamento davanti al Signore che possa essere un esempio per tutti noi, cerchiamo sempre di riflettere col Signore del significato che diamo alla nostra vita.
Contributo di Antonio Tuccillo

lunedì 15 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Non dire: renderò il male; spera nell'Eterno, ed egli ti salverà."
Proverbi 20:22
NESSUNA VENDETTA!
Solo fiducia nel giusto e vigile giudice.
Contributo di Placentino Daniele / Fano

domenica 14 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"L'amore è forte come la morte"
Cantico de Cantici 8:6
Come di fronte alla morte anche di fronte all'amore, l'uomo, non può opporre alcuna resistenza.
Ah! se tutti si soffermassero a considerare l'amore di Dio; non potrebbero opporre alcuna resistenza alla sua dolce forza.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 13 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

“Tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca”.
Salmo 23: 5


Coppa traboccante.

L’espressione “la mia coppa trabocca” ci da l’immagine di una coppa traboccante delle benedizioni di Dio.
Questa affermazione la fa Davide re d’Israele. Se guardiamo la sua vita, possiamo notare che era un uomo di fede (il duello con Golia e tantissimi atteggiamenti durante la sua vita lo dimostrano), ma un uomo anche soggetto alle tentazioni (si è macchiato del sangue innocente per coprire un atto di adulterio da lui commesso), quando però Davide si rendeva conto di aver sbagliato (peccato), era sempre pronto a umiliarsi e chiedere perdono a Dio e riceveva le benedizioni da questo modo di essere, così da poter dire “la mia coppa trabocca”.
Tutti noi come Davide abbiamo fede e siamo sottoposti alle tentazioni, commettiamo degli errori e scivoliamo nel cammino di fede (cioè commettiamo peccato), ma non sempre torniamo al Signore, questo molte volte è a causa del nostro orgoglio, o della superficialità con cui consideriamo alcuni errori non attribuendogli il giusto peso.
Chiediamo al Signore di sensibilizzare i nostri cuori, di farci vedere anche quegli errori minimi, che per anni abbiamo trascurato, che hanno fatto diventare dura una parte del nostro cuore (come centro dei nostri sentimenti).
Forse ci renderemo conto che dobbiamo chiedere perdono molte volte, non importa, perché così ci umilieremo davanti al Signore, Lui ci rialzerà e ci benedirà, e potremo dire come Davide “la mia coppa trabocca”.
Contributo di Antonio Tuccillo

venerdì 12 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"....Parla poiché il tuo servo ascolta"
1^ Samuele 3:10
Solo quando Samuele capì, e rivolse al Signore queste parole, ottenne la grazia di ascoltare cosa Dio aveva in programma per lui.

Oggi nulla è cambiato, solo i servi di Dio che vogliono ascoltare otterranno risposte.
Contributo di Placentino Daniele / Fano

giovedì 11 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

“Rimetti la tua sorte nel Signore; confidati in Lui ed Egli opererà”.
Salmo 37: 5

Dieci anni fa, precisamente negli ultimi mesi del 1999, all’avvicinarsi della fine dell’anno c’era grande attenzione nel mondo intero.
Forse perché con il nuovo anno si apriva un nuovo millennio pieno d’incognite, vi era chi indicava catastrofi finali, chi un’era migliore con scoperte eccezionali per l’umanità.
Anche la pubblicità diede molto risalto all’avvenimento e offrivano viaggi in aerei super veloci per poter festeggiare in più luoghi il capodanno, o per prenotarsi per alcune isole dove l’alba del 2000 si poteva vedere per primi, ecc.
Forse si dava tanta importanza all’anno 2000 perché era l’anno del giubileo, tanto atteso dai fedeli di una delle grandi religioni del mondo.
Fummo inondati di opuscoli pro e contro il Giubileo, sul vero o falso, sul biblico o non biblico.
Sembrava che tutto dovesse accadere alla fine di quel mese di Dicembre, a tal punto che la rituale festa natalizia (che dovrebbe ricordare al mondo che circa 2000 anni fa nasceva il Salvatore del mondo), fosse passata in secondo piano o che non facesse più notizia.
Ma cosa pensarono i credenti alla fine di quell’anno e cosa penseranno e si riprometteranno alla fine di quest’anno?
Se il Signore tornerà a prenderci, sarà un anno eccezionale perché andremo a vivere per sempre con Lui, se non tornerà, sarà un altro anno da vivere in attesa del suo ritorno, allora potremo valutare ciò che siamo riusciti a realizzare e impegnarci a migliorare la nostra consacrazione durante il nuovo anno, valutando e dando un giusto peso agli impegni che abbiamo preso e che prenderemo nei confronti del Signore, della chiesa, della famiglia e nei riguardi della società in cui viviamo.
Preghiamo il Signore di non farci influenzare dalle situazioni che ci vengono proposte è da tutto ciò che ci circonda, ma che in ogni momento ci dia la capacità di dare o ogni cosa il giusto valore
.
Contributo di Antonio Tuccillo

mercoledì 10 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Io amo l'Eterno perch'egli ha udito la mia voce e le mie supplicazioni.
Poiché egli ha inclinato verso me il suo orecchio, io lo invocherò per tutto il corso dei miei giorni."
Salmo 116: 1-2
Chi sperimenta l'amore di Dio, non può, e non vuole, più rinunciare a Lui.

Contributo d Placentino Daniele / Fano

martedì 9 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Dio"
Galati 6:2
A questo punto cosa fate?
Cercate qualcuno che evangelicamente porti il vostro peso ?

Rileggete più attentamente il versetto.
Cercate qualcuno che ha un peso e vi offrite di portalo con lui ? Questo è amore.
Contributo di Placentino Daniele / Fano

lunedì 8 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

Giovanni 7: 38 “Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno”.

Dio esiste?

Aprendo la mia posta elettronica, ho trovato un invito a partecipare a un forum cristiano in un sito Internet, dal titolo “se Dio esiste”.
Così ho deciso di parteciparvi, e di dare il mio contributo in questa maniera:
Sono secoli che si discute sull’esistenza di Dio o meno, e credo che si siano usati tutti i mezzi possibili, ma per molti il quesito resta del tutto irrisolto.
Si usa la scienza pro e contro, la logica, la filosofia, ecc. . . ma il risultato resta lo stesso, c’è chi crede all’esistenza di Dio e chi no.
Io non sono certo in grado di provare questa esistenza in maniera scientifica e razionale, ma vi racconterò la mia esperienza personale e ognuno tragga pure le sue conclusioni.
Quando ero ragazzo la mia fede religiosa era molto blanda, come per la maggior parte dei ragazzi che frequentavo.
Anche se avevo molti amici e giocavamo sempre insieme, molte volte, la sera mi ritrovavo a guardare il pavimento di casa con un senso di solitudine, di vuoto.
All’età di 16 anni incontrai un gruppo di persone che credevano in Dio, per me erano un po’ strani visto che andavano in ospedale a trovare i malati e invece di portare medicine o le solite cose che si portano agli ammalati, cantavano e parlavano di Gesù Cristo.
Ma al di la del fatto religioso, notavo in loro (erano persone di varie età) che vi era un qualcosa in loro che in me era mancante.
Un giorno ebbi in regalo la mia prima bibbia, e un credente in Gesù mi fece vedere attraverso le sue pagine quanto io avessi bisogno di una esperienza personale con Gesù, del suo intervento nella mia vita.
Quel giorno chiesi a Gesù di entrare nella mia vita e di cancellare tutti i miei peccati. Probabilmente non mi crederete ma quel senso di solitudine che mi ha accompagnato fino ad allora non è più ritornato e io sento la presenza costante di Dio nella mia vita e cerco di vivere secondo la sua volontà scritta nella bibbia.
Allora ero un ragazzo oggi ho quasi 50 anni, sono sposato e ho due figli, un lavoro e non credo affatto di essere una persona che vive con la testa nelle nuvole, sono impegnato nella società, nella famiglia e nella comunità cristiana che frequento.
Sono passati diversi anni e quella esperienza che feci allora, accettando Gesù Cristo nella mia vita, è tuttora viva e sperimento giorno dopo giorno la realtà di Dio, non ho nessun motivo per non credere alla sua esistenza, visto che godo della sua presenza tutti i giorni.
Contributo di Antonio Tuccillo

domenica 7 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"La grazia del Signor Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi."
2^Corinzi 13:13
Volevo mandarvi un saluto speciale e non ne conosco uno più speciale di questo.
Graziati, amati e potenti.

Contributo d Pacentino Daniele / Fano

sabato 6 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

“Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole”.
Marco 14: 38.
Richieste costanti di preghiera.

Una mattina sedendomi intorno a un tavolo, insieme ad altri credenti studiavamo dei passi biblici sulla vita del credente.
Ci soffermammo sulla preghiera, mezzo importante che il Signore ha dato ai suoi fedeli, per una più profonda comunione con Lui.
Abbiamo considerato che la preghiera si esprime in diversi modi: l’adorazione, l’intercessione, la confessione, il ringraziamento, la richiesta personale, ecc.
Abbiamo anche considerato che ogni credente può avanzare presso al trono della grazia, delle richieste costanti, come ad esempio: Signore scruta i nostri pensieri, guida le nostre inclinazioni, prova i nostri desideri, guida le nostre ambizioni, conduci le nostre decisioni, controlla le nostre intenzioni, governa le nostre parole e le nostre azioni, controlla la nostra vita.
C’è anche un atteggiamento che il credente deve avere, ed è quello di aspettarsi che il Signore risponderà alle sue richieste, spero di applicare sempre questi principi nella mia vita e spero che ogni credente lo faccia.
Contrtibuto di Antonio Tuccillo

venerdì 5 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità".
1^Giovanni 3:18
Le parole oggi, sembrano avere sempre più poco peso ..... tutti si riempiono la bocca di parole
stupende ... ma poi .... ???
Il Signore Gesù ci dice di dare corpo alle nostre parole ... con i fatti ... i comportamenti ...e nella verità .... secondo la Parola di Dio ....
Contributo di Dario Pescio / Stella

giovedì 4 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

".....Perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile....."
Atti 28:27a
Pericolosissima malattia è quella che porta il cuore di un uomo ad essere insensibile alla voce del suo Creatore; una vera tragedia!

E' sotto gli occhi di tutti che siamo pervasi da una malattia dal nome "insensibilità".
Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che nel mondo vi sono tanti esempi di sensibilità (ad esempio quanto si sta facendo per i terremotati della terra d'Abruzzo o altre situazioni sparse nel mondo).
La malattia mortale è quella di non avere la "sensibilità" verso Dio. Avere il proprio cuore altrove.
una domanda..............il tuo cuore è sensibile a Dio?
Buona giornata.

mercoledì 3 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

" E Dio disse: Sia la luce! "
Genesi 1:3)

Ecco il primo passo verso la vita;
e la nostra preghiera oggi non può essere altra che
splenda la luce meravigliosa di Dio nelle tenebre del mondo, per la vita del mondo !
Contributo di Placentino Daniele / Fano

martedì 2 giugno 2009

Commento e versetto del giorno

"Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Unigenito figliuolo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna"
Giovanni 3/16
Oggi, per noi italiani, ricorre il 63° anniversario della liberazione. Nessuno può negare che l'Italia uscì da un periodo di guerra per avviarsi a camminare sulle sue gambe tra mille difficoltà.
Il paese oggi vive un momento particolare, ma nonostante tutto corre in avanti. Non è mia intenzione valutare i pro e/o i contro di natura politica (non è lo scopo di questo blog).
Il mio accento, ma soprattutto la mia considerazione questa mattina va alla LIBERAZIONE per eccellenza, quella offerta da Gesù per l'umanità.
Dio ha preparato un piano per la salvezza dell'uomo, Gesù l'ha reso possibile morendo in croce per poi tornare al Padre.
Cosa manca all'appello?
Solo il tuo cuore, il riconoscimento di ciò che Dio ha ha pensato per la tua vita.
Anche tu puoi essere "liberato" dalla schiavitù del peccato, dall'inimicizia con Dio. Gesù, morendo in croce e risuscitando il terzo giorno ha vinto la battaglia contro il male.............ha vinto per te.
Il tuo arrenderti al peccato significa vittoria sulla morte e liberazione per vivere con il tuo salvatore.
Spero che anche tu decida se vivere come schiavo del peccato o liberato da esso.
Buona giornata

lunedì 1 giugno 2009

Versetto e commento del giorno

“La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo”.
Giacomo 1: 27.
Esortazione.

Ultimamente riflettevo che la società moderna ci spinge a correre continuamente, e abbiamo sempre meno tempo per noi e per gli altri.
La parola del Signore ci esorta a far visita a chi soffre e a chi è nel bisogno, ma non si trova mai il tempo nelle nostre giornate proprio perché dobbiamo correre continuamente.
Però bisogna pure pensare che se non ci fermiamo ogni tanto, lasciamo alle nostre spalle tante esperienze perdute: parlo non solo della possibilità di fare la volontà del Signore, ma anche di far felice chi ha bisogno da parte nostra di una parola di conforto, di una preghiera fatta insieme, della semplice lettura di un salmo.
Una volta un fratello mi disse che doveva andare a trovare un credente che da anni girava gli ospedali perché sofferente, e lui non sapeva come consolarlo.
Quando ci siamo rincontrati mi ha raccontato che il fratello è stato felice della sua visita, ma che lui da quell’incontro ne è uscito veramente consolato, perché quel fratello sofferente con i suoi racconti sull’esperienza che stava vivendo nella fede l’aveva edificato.
Anche io quando faccio delle visite ritorno a casa consolato e mi sono ripromesso di fermarmi più spesso per visitare i miei fratelli, esorto tutti a farlo così da poterci consolare gli uni e gli altri.
Contributo di Antonio Tuccillo

Versetto del giorno

Versetto del giorno