sabato 31 dicembre 2011

commento settimanale

"....Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati.....

"I Corinzi 11/ 31


Buon fine 31/12/2011 e Buon inizio 01/01/ 2012

Oggi è quello che noi tutti chiamiamo l'ultimo giorno dell'anno ed inevitabilmente facciamo un resoconto dello stesso. Ci vengono in mente tante cose fatte o il rammarico per quelle non fatte; episodi belli e altri che non vorremmo riportare alla memoria.

Per il credente, per colui che ha fatto una scelta per Dio attarverso l'accettazione del suo Figliuolo, il peso di un mancato servizio, il peccare volontariamente, i momenti di disubbidienza al solo ricordo feriscono la parte spirituale che Dio ci ha dato. Sicuramente abbiamo chiesto perdono a Dio ma sentiamo il peso dell'azione fatta.

Proprio su questo punto, l'avversario, tenta di costruire sopra il dubbio del mancato perdono da parte di Dio, tentandoci nella vanità del perdono ricevuto. Cosi non sia. Facciamo nostre le parole di Paolo ai corinti, che non erano diversi da noi; impariamo a esaminare noi stessi in ogni momento della giornata, a ringraziarlo sentitamente quando facciamo la sua volontà e a chiedere perdono quando siamo poco fedeli nei Suoi confronti.

Il 2011volge al termine e sentiamo il disagio delle cose non fatte.

Poniamoci la domanda: se fosse stato l'ultimo giorno della nostra vita?

La cosa che non potremmo più fare è di raddrizzare una situazione di peccato e se non abbiamo chiesto a Gesù di entrare nel nostro cuore la nostra stessa vita spirituale vivrebbe nel giudizio eterno.

Buon inizio anno da Antonio.

lunedì 26 dicembre 2011

commento settimanale

"..nel nostro Signor Gesù Cristo abbiamo la libertà d'accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui". Efesini 3:12


Gli uomini hanno paura di confrontarsi con Dio; quando si parla di Lui, della sua volontà, della sua giustizia, molti sfuggono l'argomento; perché? Da dove nasce questa paura? Nascerà forse da una intima ma inconfessabile consapevolezza che qualcosa non quadra nel loro rapporto con Dio? Sarà la velata consapevolezza che la loro vita viene vissuta, volontariamente, nell'indifferenza alla volontà di Dio; velata consapevolezza che fa temere il giusto giudizio di Dio?

In fondo, in fondo l'uomo non ha tutti i torti ad aver paura di Dio, perché Dio odia il peccato; ed immerso com'è l'uomo nel peccato non può che temere l'ira di Dio, Paolo infatti dice:" L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini..."Romani 1:18Insomma, una paura giustificata......ma adesso arriva la "Buona Notizia" (significato dal greco del termine "Evangelo") la buona notizia è: che qualcuno ha cancellato il peccato che attirava l'ira di Dio sugli uomini; chi è? ...Il risorto Gesù! Hai creduto nella Sua opera di liberazione? Hai accettato la Sua mediazione presso Dio? Dopo esserti pentito del tuo peccato hai accettato che Gesù diventasse il tuo Signore, cioè colui che traccia la tua strada sui binari della giustizia di Dio? Si? Beato te!


Adesso hai la libertà, concessa solo a chi a detto si, di avvicinarti a Dio.....senza più paura, ma certo di essere accolto con gioia alla Sua presenza; che notizia meravigliosa! Adesso puoi parlare con Lui come si parla ad un amico; puoi parlarGli dei tuoi desideri, dei tuoi problemi; puoi stare anche semplicemente in Sua compagnia...vedrai che piacevole compagnia; Lui ti aiuterà a percorrere anche le vie più tortuose; ti consolerà anche quando tutti avranno esaurito la loro capacità di consolazione; Lui ti riprenderà con amore quando sbaglierai, e ti rialzerà quando cadrai; ti darà l'energia necessaria per superare montagne quando avrai a malapena la forza di aprire gli occhi per piangere; Lui ti prenderà per mano e ti introdurrà alla comprensione di tutti i misteri della sua gloria e della sua sapienza; il tuo spirito, il tuo fisico, la tua anima troveranno in Dio finalmente piena e completa soddisfazione; ma.......anche ti punirà, quando ti ribellerai a lui; ti formerà in maniera perfetta e questo tante volte vorrà dire anche soffrire; avendo riconosciuto Gesù come Signore della tua vita, dovrai anche essere pronto anche agli attacchi di coloro che odiano Dio e che hanno messo sulla croce il Salvatore degli uomini.....gli increduli.

Hai deciso di rimanere al tuo posto? Di vivere nel tuo mondo, tra la paura di Dio e la consapevolezza che un giorno dovrai comunque rendere conto a Lui della tua vita? Hai deciso di privarti delle infinite benedizioni già pronte per te presso Colui che ti ha dato la vita e che non vuole altro che torni a casa? Ti lascio riflettere su questo verso della Parola di Dio..."Chi vorrà salvare la sua vita (terrena), la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor di me (Gesù) e del Vangelo, la salverà. E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e poi perde l'anima sua?(Marco 8:35-36)NON PERDERE ALTRO TEMPO!

Buona giornata da Antonio.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

domenica 18 dicembre 2011

Commento della settimana

"Ricordati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: io non ci ho più alcun piacere". Ecclesiaste 12:3

Voglio dedicare questo versetto ai giovani credenti ed anche ai giovani non credenti, che ancora non hanno avuto il "coraggio" di fare una scelta ultima, definitiva ed irrevocabile per Cristo, e che hanno ancora il coraggio di rimanere orfani del loro Creatore.Ieri sera, stavo pensando a quale grande, immensa, inesauribile, potente, incredibile ricchezza hanno i giovani nella loro giovinezza; immediatamente, a questo pensiero, il mio cuore ha sorriso compiaciuto: ma il mio sorriso, ben presto si è mutato in tristezza; ho ricordato questo versetto, ed una realtà molto meno sorridente si è subito schiusa ai miei occhi.

Ho visto giovani che regalavano la loro inestimabile ricchezza al nulla; ho visto giovani che infelici si aggiravano per il mondo senza meta e senza speranza; ho visto giovani dilapidare la loro giovinezza dietro alle chimere del "progresso"; ho visto giovani scippati della loro ricchezza, dall'impazienza; dall'ignoranza; dalla pigrizia; dalla fiducia mal riposta in ideologie dalle grandi promesse e dalle miserevoli conclusioni.

Ho visto anche giovani volenterosi sotto il profilo di aiutare chi è in difficoltà,vedi l'alluvione che ha colpito le Cinque Terre prima e Genova dopo. Giovani che hanno la volontà di adoperarsi per il prossimo e non fannulloni come qualcuno ha detto. Ma questo è solo un aspetto che da solo non risolve la problematica dell' etenità perchè è solo un buona azione a livello morale, lodevole certo ma non risolutiva.

La mia tristezza, stava per diventare angoscia, finché ad un certo punto, non ho scorto qualcosa, anzi, qualcuno, che ha rallegrato il mio cuore come nessuno avrebbe potuto fare.

Ho visto dei giovani meravigliosi, che avevano investito la loro ricchezza in maniera esemplare; erano forti, coraggiosi, ma anche umili, disponibili, affettuosi con tutti, pieni di speranza, capaci di aspettare con fiducia ferma; con un cuore sempre ripieno della soddisfazione di chi ha trovato tutto ciò di cui aveva necessita; avevano la mente brillante e limpida;la coscienza pura e senza paura; assolutamente vivi ma anche pronti a morire per la verità.......erano divinamente belli!Chi sono vi chiederete ?

Non sono i giovani increduli; non sono neanche i giovani credenti; non sono neanche marziani; sono, più semplicemente, i giovani credenti che hanno creduto fino in fondo, e cioè che hanno, totalmente e senza riserve, affidato la loro giovane ricchezza nelle mani del banchiere divino il quale ha fatto della loro fiducia la loro forza.......ed hanno vinto la sfida della vita! Sono i giovani che quando arriveranno i cattivi giorni non franeranno, perché hanno solidamente costruito ogni cosa secondo il progetto del Costruttore di tutte le cose; sono i giovani che quando arriveranno gli anni dei quali si dirà "non ho più alcun piacere" riusciranno sempre a trovare, negli occhi dell'amico dei tempi migliori e peggiori, nuove e più particolari fonti di piacere; sono i giovani che avendo così meravigliosamente speso la loro esistenza, arriveranno, sazi di buone cose, al giorno della polvere, pronti ad incontrare, senza temere sorprese, Colui che ha avuto la libertà di scolpire nei loro cuori e nella loro mente la propria immagine.Io spero che voi siate e vorreste essere tali giovani; vi prego, vi supplico di investire il vostro inestimabile ma precario capitale di vita (il tempo passa velocemente e con molte sorprese) nella banca di Dio; una banca che garantisce guadagni elevatissimi e produce infinita serenità (che non vuol dire non avere problemi ma vincere problemi); una banca che sa ricondurre l'uomo alla sua originale dignità; non quella di un animale dotato di intelligenza fuori dal normale; ma quella di una creatura ad immagine e somiglianza del Padrone di cielo e terra; cioè, che ha nella sua essenza i tratti distintivi del Divino Creatore, che preludono a tempi gloriosi.

Buona settimana da Antonio.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 10 dicembre 2011

INVITO - INVITO - INVITO



Siete a Vigevano il 21 dicembre 2011 intorno alle ore 15.00??

Allora fate un salto presso l' Ospedale Civile in corso Milano, nel corridoio centrale, perchè ci sarà una festa organizzata dalla Comunità Evangelica di via Casale 5 in favore dei bambini del reparto di Pediatria.

I "RACCONTASTORIE", gruppo teatrale di Legnano proporranno due scene - GIONA - ed a seguire - DAVIDE e GOLIA -

Inoltre il gruppo dei medici Clown terapia "FAVOR" allieteranno con i loro giochi i bambini presenti.

Vi aspettiamo numerosi

commento settimanale



"Ricordati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: io non ci ho più alcun piacere". Ecclesiaste 12:3


Voglio dedicare questo versetto ai giovani credenti ed anche ai giovani non credenti, che ancora non hanno avuto il "coraggio" di fare una scelta ultima, definitiva ed irrevocabile per Cristo, e che hanno ancora il coraggio di rimanere orfani del loro Creatore.

Ieri sera, stavo pensando a quale grande, immensa, inesauribile, potente, incredibile ricchezza hanno i giovani nella loro giovinezza; immediatamente, a questo pensiero, il mio cuore ha sorriso compiaciuto: ma il mio sorriso, ben presto si è mutato in tristezza; ho ricordato questo versetto, ed una realtà molto meno sorridente si è subito schiusa ai miei occhi.
Ho visto giovani che regalavano la loro inestimabile ricchezza al nulla; ho visto giovani che infelici si aggiravano per il mondo senza meta e senza speranza; ho visto giovani dilapidare la loro giovinezza dietro alle chimere del "progresso"; ho visto giovani scippati della loro ricchezza, dall'impazienza; dall'ignoranza; dalla pigrizia; dalla fiducia mal riposta in ideologie dalle grandi promesse e dalle miserevoli conclusioni.
La mia tristezza, non potendo accettare l'idea che tale incalcolabile patrimonio, venisse così impunemente sperperato, stava per diventare angoscia, finché ad un certo punto, non ho scorto qualcosa, anzi, qualcuno, che ha rallegrato il mio cuore come nessuno avrebbe potuto fare.
Ho visto dei giovani meravigliosi, che avevano investito la loro ricchezza in maniera esemplare; erano forti, coraggiosi, ma anche umili, disponibili, affettuosi con tutti, pieni di speranza, capaci di aspettare con fiducia ferma; con un cuore sempre ripieno della soddisfazione di chi ha trovato tutto ciò di cui aveva necessita; avevano la mente brillante e limpida;la coscienza pura e senza paura; assolutamente vivi ma anche pronti a morire per la verità.......erano divinamente belli!
Chi sono vi chiederete ? Non sono i giovani increduli; non sono neanche i giovani credenti; non sono neanche marziani; sono, più semplicemente, i giovani credenti che hanno creduto fino in fondo, e cioè che hanno, totalmente e senza riserve, affidato la loro giovane ricchezza nelle mani del banchiere divino il quale ha fatto della loro fiducia la loro forza.......ed hanno vinto la sfida della vita!
Sono i giovani che quando arriveranno i cattivi giorni non franeranno, perché hanno solidamente costruito ogni cosa secondo il progetto del Costruttore di tutte le cose; sono i giovani che quando arriveranno gli anni dei quali si dirà "non ho più alcun piacere" riusciranno sempre a trovare, negli occhi dell'amico dei tempi migliori e peggiori, nuove e più particolari fonti di piacere; sono i giovani che avendo così meravigliosamente speso la loro esistenza, arriveranno, sazi di buone cose, al giorno della polvere, pronti ad incontrare, senza temere sorprese, Colui che ha avuto la libertà di scolpire nei loro cuori e nella loro mente la propria immagine.
Io spero che voi siate e vorreste essere tali giovani; vi prego, vi supplico di investire il vostro inestimabile ma precario capitale di vita (il tempo passa velocemente e con molte sorprese) nella banca di Dio; una banca che garantisce guadagni elevatissimi e produce infinita serenità (che non vuol dire non avere problemi ma vincere problemi); una banca che sa ricondurre l'uomo alla sua originale dignità; non quella di un animale dotato di intelligenza fuori dal normale; ma quella di una creatura ad immagine e somiglianza del Padrone di cielo e terra; cioè, che ha nella sua essenza i tratti distintivi del Divino Creatore, che preludono a tempi gloriosi.
Buona settimana da Antonio.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 3 dicembre 2011

commento settimanale

Una cosa ho chiesto all'eterno, e quella ricerco; ch'io dimori nella casa dell'eterno tutti i giorni della mia vita...".Salmo 27:4
Se la vita fosse come quella che si racconta nelle fiabe, ad esempio quella di Aladino, dove la storia gira attorno ad una lampada magica, sicuramente l'avremmo già utilizzata e chiesto chissà quante cose avremmo desiderato avere.

Magari una casa nuova, più comoda; un lavoro che ci impegni poco ma che porti tanto danaro, o chissà cosa ancora la nostra mente avrebbe partorito.

Questo passo che troviamo nei Salmi risale all'epoca di Davide. Non è una storia vecchia

Tante cose poteva desiderare Davide, tante cose avrebbe potuto chiedere; ad esempio: soldi, salute, fama, divertimento, bellezza, tutte cose, secondo molti, utili a raggiungere la felicità e la tranquillità; ma, dopo aver realizzato l'assoluta inconsistenza di tali cose, prese la sua decisione: "Cercherò e chiederò una sola cosa; che io possa vivere tutti i giorni della mia vita alla presenza di Dio".

Lo so, oggi fare questi ragionamenti alle persone, discutere sul significato di essere guidati dal Signore, cercare la sua faccia possono far solo far sorridere le persone ma questo è quello che l'avversario vuole ottenere da noi. Vuole dirigere la nostra attenzione alle cose materiali e non a quelle spirituali. Il suo è un gioco sottile che si insinua ogni giorno di più nella mente di colui che non sente invece la necessità di volgere lo sguardo alle cose di lassù.

Davide sapeva che questo sarebbe stato il bene maggiore che poteva desiderare; e per raggiungere questo bene avrebbe speso tutte le sue forze.

E tu per cosa sei pronto a spendere tutte le tue forze?

Buona settimana da Antonio.

sabato 26 novembre 2011

commento settimanale

“C’è qualcosa di cui si possa dire: "Guarda, questo è nuovo! Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto. Non rimane alcun ricordo delle cose passate, e cosi non rimarrà alcun ricordo delle cose che accadranno tra coloro che verranno in seguito.

Ecclesiaste 1/10-11


Cari lettori, avete mai riflettuto su questa affermazione? Quello che ci è davanti c'è sempre stato, ci è stato sempre proposto davanti hai nostri occhi, alle nostre esperienze, alla nostra vita. A volte ci sembra nuovo solo perchè ripresentato in maniera nuova, a volte più accativante......ma sempre uguale nella sua sostanza.

Quanti oggi ci propongono "ricette" pronte a risolvere il problema di turno.

L'uomo sforna solo "ricette" per tutti i gusti, situazioni e campi.

Salomone, l’autore di questo meraviglio libro, poco prima al verso 9 scrive:….

non c’è nulla di nuovo sotto il sole”.

E’ tutto vero. Se solo ci fermassimo un momento durante la giornata a riflettere su quello che abbiamo fatto e sui progetti futuri. Ha poi anche scritto (versetto 14)”; ma poi concluderà questo libro con :

Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo…” (Ecclesiaste 12/15).


Carissimo lettore / lettrice veramente non c’è nulla di nuovo che non sia stato già visto.

L’unica cosa che tutti hanno visto, è il non vedere che si ha bisogno di Gesù.

Salomone dice: ”Temi Dio”.

Temere non vuol dire avere paura di Lui ma semplicemente fare la Sua volontà, avere il giusto rispetto di Dio e un’intima comunione con Lui.

Buona settimana da Antonio.

sabato 19 novembre 2011

commento settimanale

“Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo”.
Galati 5: 22




Il frutto che si vede






Sarà capitato ad ognuno di noi di passare per un campo dove sono in bella mostra alberi di diverse specie al tempo del loro frutto. Abbiamo certamente ammirato un albero di mele e il suo frutto, un albero di pere, di pesche, albicocche, di ciliegie etc ecc. I frutti sono veramente belli anche per quelle piante che noi chiamiamo "selvatiche" che hanno dei frutti che noi apprezziamo.


La natura procede così come il Signore li ha creati nel loro ciclo vitale.

Un melo non può dall'oggi al domani fare delle pere.


L'uomo invece è differente dal regno vegetale ed anche differente dal mondo animale proprio per la prerogativa di "scelta " che può fare in ogni situazione. Anche se certi studiosi ci vogliono accostare alle scimmie, francamente non mi sento di condividere tale teoria. L'animale è governato dall'istinto. L'uomo ha in più la coscienza delle proprie azioni.


Un gatto si sentirà mai colpevole di aver ucciso un topo? Un leone se stronca la vita ad una gazzella? NO! Siamo noi che li "umanizziamo" al punto che diciamo "gli manca solo la parola".

Un animale non ha bisogno del sacrificio di Gesù e/ o comprendere il piano di salvezza; dirò di più: la natura intera "geme" per la colpa dell'uomo.


Dio ha messo l'uomo al centro del suo progetto e al di sopra dei regni "animale", "minerale" e "vegetale".


L'uomo nella sua vita compie delle scelte e talvolta vanno nella direzione che Dio gradisce, nel senso che si accetta il suo figliuolo Gesù. Da quel momento diventiamo seguaci di Cristo percui cristiani.


Ma torniamo a noi......a quella persona che accetta Cristo.

I cristiani hanno delle responsabilità ; non si può essere cristiani solo con le parole, ma essere credenti e seguaci di Gesù deve essere visibile a tutti coloro che ci circondano, non solo nella comunità dei credenti ma anche a quelli che non vi appartengono, come familiari, vicini, colleghi di lavoro, amici ecc., tutti devono poter vedere che la nostra vita è cambiata sul serio.


Colui che crede in Gesù, diviene un cristiano, riceve il frutto dello Spirito Santo, non in teoria ma praticamente, e se lo lascia agire questo frutto sarà manifesto, come un bel frutto che cresce su un albero o su una pianta, esso si può vedere e ammirare, così deve essere il frutto di Dio nella vita del credente, visibile agli occhi di tutti.




Essere cristiani vuol dire agire con amore, essere persone gioiose, vivere in pace, portare pazienza, comportarsi con benevolenza, usare la bontà, essere fedeli, vivere in mansuetudine ed essere in grado di autocontrollo, non ogni tanto ma sempre, non in un solo aspetto ma in tutti gli aspetti, non è facile per questo bisogna impegnarsi e lasciare che Dio agisca ogni giorno in noi attraverso l’opera rigeneratrice dello Spirito Santo.


L'esempio degli alberi da frutta è un monito per i credenti che, ripieni dallo Spirito, mostrino i "frutti" della testimonianza in Cristo.


Buona settimana da Antonio.

domenica 13 novembre 2011

commento settimanale

"..nel nostro Signor Gesù Cristo abbiamo la libertà d'accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui".
Efesini 3:12

Gli uomini hanno paura di confrontarsi con Dio; quando si parla di Lui, della sua volontà, della sua giustizia, molti sfuggono l'argomento; perché? Da dove nasce questa paura? Nascerà forse da una intima ma inconfessabile consapevolezza che qualcosa non quadra nel loro rapporto con Dio? Sarà la velata consapevolezza che la loro vita viene vissuta, volontariamente, nell'indifferenza alla volontà di Dio; velata consapevolezza che fa temere il giusto giudizio di Dio?

In fondo, in fondo l'uomo non ha tutti i torti ad aver paura di Dio, perché Dio odia il peccato; ed immerso com'è l'uomo nel peccato non può che temere l'ira di Dio, Paolo infatti dice:" L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini..."Romani 1:18.

Insomma, una paura giustificata......ma adesso arriva la "Buona Notizia" (significato dal greco del termine "Evangelo") la buona notizia è: che qualcuno ha cancellato il peccato che attirava l'ira di Dio sugli uomini; chi è?...Il risorto Gesù! Hai creduto nella Sua opera di liberazione? Hai accettato la Sua mediazione presso Dio? Dopo esserti pentito del tuo peccato hai accettato che Gesù diventasse il tuo Signore, cioè colui che traccia la tua strada sui binari della giustizia di Dio? Si? Beato te!

Adesso hai la libertà, concessa solo a chi a detto "SI!", di avvicinarti a Dio.....senza più paura, ma certo di essere accolto con gioia alla Sua presenza; che notizia meravigliosa!

Adesso puoi parlare con Lui come si parla ad un amico; puoi parlarGli dei tuoi desideri, dei tuoi problemi; puoi stare anche semplicemente in Sua compagnia...vedrai che piacevole compagnia. Lui ti aiuterà a percorrere anche le vie più tortuose; ti consolerà anche quando tutti avranno esaurito la loro capacità di consolazione; Lui ti riprenderà con amore quando sbaglierai, e ti rialzerà quando cadrai; ti darà l'energia necessaria per superare montagne quando avrai a malapena la forza di aprire gli occhi per piangere..

Lui ti prenderà per mano e ti introdurrà alla comprensione di tutti i misteri della sua gloria e della sua sapienza; il tuo spirito, il tuo fisico, la tua anima troveranno in Dio finalmente piena e completa soddisfazione; ma.......anche ti punirà, quando ti ribellerai a lui; ti formerà in maniera perfetta e questo tante volte vorrà dire anche soffrire; avendo riconosciuto Gesù come Signore della tua vita, dovrai anche essere pronto anche agli attacchi di coloro che odiano Dio e che hanno messo sulla croce il Salvatore degli uomini.....gli increduli.

Hai deciso di rimanere al tuo posto? Hai detto"NO!!" Hai scelto di vivere nel tuo mondo, tra la paura di Dio e la consapevolezza che un giorno dovrai comunque rendere conto a Lui della tua vita? Hai deciso di privarti delle infinite benedizioni già pronte per te presso Colui che ti ha dato la vita e che non vuole altro che torni a casa?

Ti lascio riflettere su questo verso della Parola di Dio..."Chi vorrà salvare la sua vita (terrena), la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor di me (Gesù) e del Vangelo, la salverà. E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e poi perde l'anima sua?(Marco 8:35-36)

NON PERDERE ALTRO TEMPO!

Buona settimana da Antonio.

Contributo di Placentini Daniele / Fano

sabato 5 novembre 2011

Commento della settimana

Buongiorno a tutti voi.

Oggi abbiamo avuto una giornata straordinaria nella nostra città di Vigevano (PV) perchè tre persone sono scese nelle acque battesimali nel pieno rispetto del principio biblico. E' stato emozionante e nello stesso tempo bello vedere che tre persone, provenienti da diverse esperienze personali hanno incontrato il Signore.

Il Signore si è manifestato con potenza ma anche con dolcezza. La scrittura ci riporta che Gesù bussa alla porta del cuore e solo se decide di aprire Lui può entrare.

Sai, Gesù non è invadente, prepotente o altro anzi è mansueto, umile, amorevole.

Nella predicazione è stato messo in luce che il battesimo è un atto di ubbidienza che segue l'accettazione nel proprio cuore di Gesù. Questo può avvenire se nella tua vita lasci spazio alla fede, la conoscenza e il ravvedimento.. Queste sono le condizioni che la Scrittura menziona per il battesimo.

L'apostolo Paolo scrive ai Romani al cap 6 versetti 3 e 4 che recita: "Noi siamo dunque stati con Lui seppelliti mediante il battesimo nella sua morte, affinchè come Cristo è risuscitato dai morti, mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita".


Che aggiungere se non dire altro che bisogna passare per Cristo .........non ci sono altre strade o scorciatoie.

Amico mio il mio desiderio è quello di averti come fratello in Cristo.

Rifletti seriamente.....da solo nella tua camera della coscenza che solo tu conosci e scegli di seguire Gesù, il Cristo che è quello che è morto per te....ma che è anche risorto per darti un futuro nel cielo.

A presto

con affetto Antonio

sabato 29 ottobre 2011

commento settimanale

“Gesù rispose (a Nicodemo) dicendo: In verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”.


Giovanni 3: 3


Nicodemo



Nicodemo era un fariseo, un dottore (insegnante) della legge di Dio (l’antico testamento), un capo dei giudei (membro del Sinedrio, una sorta di parlamento politico religioso e di tribunale per i casi di eresia ai tempi di Gesù). Andò di notte a Gesù, per poter parlare con lui, per non essere visto (era uno scandalo che una persona importante come lui andasse da Gesù considerato un nemico dei farisei), chissà quante domande voleva porre, chissà quale grande tema voleva trattare con Gesù che egli stesso riconosce un Maestro venuto da Dio.


Ma Gesù con questa risposta all’elogio di Nicodemo taglia corto, va al sodo, risponde al vero problema di Nicodemo che è poi il problema di tutti gli uomini, così come siamo non è possibile entrare nel regno di Dio.




Non ha importanza a quale posizione sociale, culturale apparteniamo, dalla religione a cui facciamo riferimento o se ci riteniamo buoni o pensiamo di fare tutto bene; siamo dei peccatori (l’apostolo Paolo afferma nella lettera ai romani “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”), e come peccatori è impossibile accedere alla presenza di Dio, di qui la necessità di essere delle persone nuove (nato di nuovo), trasformate non dalla nostra volontà, ma dalla potenza di Dio tramite l’operato della Spirito Santo che ci rigenera e ci trasforma in esseri nuovi che camminano in novità di vita.




Tutto questo può avvenire se si pone la fiducia (fede) in Gesù che è morto sulla croce per i nostri peccati.


Nicodemo va via di notte, ma riappare qualche tempo dopo alla crocifissione di Gesù, (Evangelo di Giovanni 19: 38-42) lui e Giuseppe di Arimatea un discepolo di Gesù ma occulto per paura dei giudei (farisei e sadducei), uscirono allo scoperto, lasciandosi alle spalle la paura raccolsero il corpo di Gesù e lo deposero in una tomba vuota (gli diedero onore con quest’atto. Gesù era destinato a una fossa comune come i ladroni crocifissi con lui).




Nicodemo e Giuseppe facendo così, ci fanno comprendere di aver creduto in Gesù e di essere nati di nuovo e lo mostrano a tutti.Noi che abbiamo risolto il più grande problema che ci riguarda, credendo nel sacrificio di Gesù che cancella i nostri peccati, che abbiamo lasciato Dio cambiarci e trasformarci in uomini e donne nuove che camminano nella fede seguendo i suoi insegnamenti, abbiamo il coraggio di affermarlo pubblicamente come Nicodemo e Giuseppe?




Ricordiamo che se un giorno entreremo nel regno dei cieli sarà solo se siamo “nati di nuovo”.


Buona settimana


Contributo di Antonio Tuccillo

sabato 22 ottobre 2011

commento settimanale

“Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno”.

Giovanni 7: 38


Dio esiste?

Aprendo la mia posta elettronica, ho trovato un invito a partecipare a un forum cristiano in un sito Internet, dal titolo “se Dio esiste”;così ho deciso di parteciparvi, e di dare il mio contributo in questa maniera.


Sono secoli che si discute sull’esistenza di Dio o meno, e credo che si siano usati tutti i mezzi possibili, ma per molti il quesito resta del tutto irrisolto. Si usa la scienza pro e contro, la logica, la filosofia, ecc. . . ma il risultato resta lo stesso, c’è chi crede all’esistenza di Dio e chi no.


Io non sono certo in grado di provare questa esistenza in maniera scientifica e razionale, ma vi racconterò la mia esperienza personale e ognuno tragga pure le sue conclusioni.


Quando ero ragazzo la mia fede religiosa era molto blanda, come per la maggior parte dei ragazzi che frequentavo. Anche se avevo molti amici e giocavamo sempre insieme, molte volte, la sera mi ritrovavo a guardare il pavimento di casa con un senso di solitudine, di vuoto.


All’età di 16 anni incontrai un gruppo di persone che credevano in Dio, per me erano un po’ strani visto che andavano in ospedale a trovare i malati e invece di portare medicine o le solite cose che si portano agli ammalati, cantavano e parlavano di Gesù Cristo.


Ma al di la del fatto religioso, notavo in loro (erano persone di varie età) che vi era un qualcosa in loro che in me era mancante. Un giorno ebbi in regalo la mia prima bibbia, e un credente in Gesù mi fece vedere attraverso le sue pagine quanto io avessi bisogno di una esperienza personale con Gesù, del suo intervento nella mia vita.


Quel giorno chiesi a Gesù di entrare nella mia vita e di cancellare tutti i miei peccati. Probabilmente non mi crederete ma quel senso di solitudine che mi ha accompagnato fino ad allora non è più ritornato e io sento la presenza costante di Dio nella mia vita e cerco di vivere secondo la sua volontà scritta nella bibbia.


Allora ero un ragazzo oggi ho quasi 50 anni, sono sposato e ho due figli, un lavoro e non credo affatto di essere una persona che vive con la testa nelle nuvole, sono impegnato nella società, nella famiglia e nella comunità cristiana che frequento.Sono passati diversi anni e quella esperienza che feci allora, accettando Gesù Cristo nella mia vita, è tuttora viva e sperimento giorno dopo giorno la realtà di Dio, non ho nessun motivo per non credere alla sua esistenza, visto che godo della sua presenza tutti i giorni.

Contributo di Antonio Tuccillo.

Buona giornata da Antonio.

sabato 15 ottobre 2011

commento settimanale

"Perchè per me il vivere è Cristo, e il morire guadagno."
Filippesi 1:21

C'è un posto in fondo al cuore di ogni uomo nel quale giacciono irrisolti tutti gli angosciosi enigmi esistenziali: chi siamo; da dove veniamo; dove andiamo; c'è qualcuno nell'universo; a che scopo esistiamo; ecc...; enigmi, questi, ai quali molti hanno azzardato delle risposte; risposte il più delle volte folcloristiche e comunque sempre deludenti.

Enigmi che molto spesso turbano la quiete di quanti cercano ma non trovano risposte soddisfacenti, perché rimane in loro una sottile ma pur persistente consapevolezza che fintano che tali enigmi non troveranno risposte significative, neppure la loro esistenza potrà avere un significato vero.
Nascere, crescere, studiare, lavorare, mettere su famiglia, avere dei figli; il tutto condito con molta sofferenza e troppe delusioni, per poi.......morire e finire, credetemi, non è un granché di significato.
Ebbene, Paolo aveva trovato in Cristo le risposte a tutti gli enigmi della sua vita, la quale venne così riempita di un significato eterno; vita salvata dalla melma immonda del peccato, ed introdotta nella realtà gloriosa del Creatore di tutte le cose, nel quale dimorano tutte le risposte.Si capisce che per lui vivere era Cristo.

Ma la morte? Perché un guadagno?

In Cristo la morte non è più il simbolo del castigo e della punizione eterna bensì una bara vuota; è il simbolo di un grave pericolo....ma che non fa più paura, perché scampato!

In Cristo la morte altro non è che l'ultimo atto terreno di una vita già celeste che viene, per sempre, liberata dalla imperfezione, per entrare nella gioia.

Questo è un guadagno e Paolo non era un pazzo.

Contributo di Placentino Daniele / Fano
Buona giornata da Antonio

domenica 9 ottobre 2011

commento settimanale

"E l'Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. E l'Eterno si pentì d'aver fatto l'uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo........ma Noè trovò grazia ai suoi occhi".

Genesi 6:5-8

Siamo al preludio del diluvio universale, evento che sempre più scienziati non possono far altro che confermare, da allora la grazia di Dio ha concesso all'umanità 4.500 anni di occasioni per pentirsi della propria malvagità, e ritornare tra le braccia del suo Creatore;cosa ne ha fatto l'uomo di queste occasioni?

Molti hanno chinato il capo ed hanno ammesso ciò che non poteva essere nascosto; il proprio peccato, cioè, la propria intima e spaventosa tendenza alla malvagità; quel male che s'annida, a volte latente a volte evidente, tra i recessi più reconditi e tenebrosi del loro, come del cuore di ogni uomo; malvagità depositata sul fondo dell'anima e pronta ad esplodere in tutta la sua mortale violenza quando l'ignoranza smuove quel pattume infame che rende ignobile ogni uomo.

Questi uomini e donne hanno ammesso apertamente il loro peccato, e senza giustificarlo, senza trovare attenuanti, ma riconoscendo esattamente la realtà del proprio cuore, hanno accettato la grazia e l'autorità di Dio. E tutti gli altri uomini, cosa ne hanno fatto dei 4.500 anni di occasioni per diventare UOMINI? Nulla, drammaticamente nulla; si sono ancora più persi nella melma del peccato; vigliaccamente e presuntuosamente hanno trovato la giustificazione morale, l'attenuante alla propria malvagità, legittimando la violenza di cui sono e vogliono restare schiavi.

Ma oggi, nonostante tutto, è ancora un buongiorno, perché la grazia di Dio non è stata revocata, ma è pronta ad accogliere tutti quegli uomini che vogliono diventare UOMINI.

Chi approfitterà dell'ennesima occasione.... forse l'ultima?Preghiamo perché tutti possano ravvedersi e tornare a Dio, il quale è addolorato per la sua creatura ribelle.....da troppo tempo.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

Buona settimana da Antonio

sabato 1 ottobre 2011

commento settimanale

Un saluto a tutti coloro che seguono con affetto questo spazio.

La mia assenza è dovuta a difficoltà personali e non a disinteresse a mantenere questa testimonianza; pertanto ritorno con questo appuntamento settimanale ed oggi tratteremo un passo che troviamo in Proverbi al Cap 3 versetto 32 che recita:

"L'Eterno ha in abominio l'uomo perverso, ma l'amicizia sua è per gli uomini retti"

Non passa giorno che si ascoltino dai vari tele giornali, web o altre vie, notiziari di attentati in nome e per conto di Dio.

Che tristezza in questi ultimi tempi vedere come il nome di Dio venga utilizzato per legittimare massacri; oppressione; violenza di ogni genere.

A sentire alcuni parrebbe che Dio sia l'istigatore ed il mandante spirituale di crimini di inaudita violenza.

Usare il nome di Dio per dar sfogo alle passioni peccaminose che albergano in ogni uomo, non è purtroppo uno "sport" recente ma è uno "sport" internazionale che ha secoli, millenni di storia e si parte dai "cristiani" antichi (crociate) per finire quelli moderni.

E' evidente che tutta questa gente non aveva e non ha mai conosciuto il vero ed unico Dio cioè:"Colui che ha in abominio il perverso ed è amico dell'uomo retto".

Il retto non è mai un uomo che uccide; che ruba; che opprime; che mente; che è avido; che invidia; che odia etc ecc.

Il retto è colui che ha Cristo nel cuore ed ha sposato la sua missione d'amore verso tutti gli uomini, per la salvezza di tutti gli uomini.

Buona settimana da Antonio

martedì 16 agosto 2011

Commento della settimana

" ..Tu mi riempirai di gioia con la tua presenza..."
Atti 2:28

"Dov'è Dio?" Chiede l'incredulo, e non bisogna disprezzare questa domanda, perchè il desiderio di Dio è di manifestarsi agli uomini, non di giocare a nascondino.

Nel tempo in cui Gesù è stato sulla terra si sarebbe potuto rispondere:" E' li , nella sua persona". Ma adesso Gesù è tornato in cielo e siede alla destra del Padre.

Il rapporto con i Suoi discepoli avviene oggi mediante la sua Parola e il suo Spirito, ma indubbiamente tutti i veri credenti anelano al giorno in cui potranno vederLo "faccia a faccia"(1^ Corinzi 13:12) e godere così della Sua presenza.

Attenzione però! Non per tutti la presenza manifesta di Dio sulla terra sarà maotivo di gioia, perchè quello sarà anche il tempo della resa dei conti.

Il momento della rivelazione indiscutibile di Dio segnerà anche la fine della possibilità di scegliere.

Per godere un giorno della presenza di Dio, bisogna cominciare oggi a gustare "La gioia della Sua salvezza" (Salmo 51:12)

Contributo di M.C

Tratto da Edizioni C.E.M - C.P 64 - 41100 Modena


Buona settimana da Antonio

giovedì 28 luglio 2011

Commento della settimana

"Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente".
Matteo 28:20b


Carissimi, rieccoci al nostro appuntamento settimanale.
Dopo aver goduto di un breve periodo di ferie ritorno a questo impegno sperando di trovarvi felici con il Signore e nella salute fisica. Grazie ancora per le visite al blog.

Ho pensato di segnalarvi questo verso della parola di Dio, il quale ricorda ai nostri cuori che anche se la vita offre un infinità di occasioni per sentirsi soli, dimenticati, incompresi ed abbandonati.

C'è qualcuno, Gesù, che ha deciso di rimanere sempre con noi, nella gioia e nel dolore, nella fedeltà e nella infedeltà; sia che lo amiamo sia che lo tradiamo; sempre pronto a capirci se pur intollerante al nostro peccato; sempre pronto a consigliarci, ad incoraggiarci; ad accarezzare la nostra anima; ad asciugare le nostre lacrime ma anche ad impedire che tali lacrime diventino autocommiserazione; pronto a ridarci la forza di reagire ad ogni intemperia.
Insomma Gesù è molto più profondamente presente nella nostra vita di quanto non lo sìano le decine, centina di persone che orbitano attorno a noi.
A proposito.......per vedere la presenza del Signore sono necessari gli occhiali della fede; più ci fideremo del Signore e della sua promessa, più la sua calda e rassicurante presenza prenderà forma nel nostro cuore.
Contributo di Placentino Daniele / Fano


NOVITA' NOVITA' NOVITA'

In questo ultimo periodo ho portato a termine con il fratello in Cristo Fabio Santangelo un lavoro discografico dal titolo "Saremo là", visibile nella pagina alla voce "Dual Sound".

Buona settimana da Antonio

sabato 2 luglio 2011

Commento della settimana

"Lungi da Dio il male, lungi dall'Onnipotente l'iniquità ! Poich'ègli rende all'uomo secondo le sue opere, e fa trovare a ognuno il salario della sua condotta. "

Giobbe 34:10-11

Troppo spesso Dio viene sottoposto alle accuse dell'uomo, quando quest'ultimo si trova in difficoltà. Dio viene accusato di essere intransigente, severo, quasi tiranno; per alcuni è addirittura ingiusto; per altri totalmente disinteressato ai problemi dell'umanità; insomma una persona davvero pericolosa...ma vi pare mai possibile?

In quei momenti, l'uomo altro non fa che difendere il suo peccato, il quale è la vera ed unica causa di tutte le sue disgrazie; e chi difende il suo peccato non lo vincerà mai.

Il desiderio primo di Dio invece è: vincere la causa di tutti i mali, in ogni uomo che umilmente accetta il suo aiuto; aiuto che a volte può essere anche traumatico.

E' pur sempre meglio essere traumatizzato per qualche tempo, che...... morto per sempre.

Buona settimana da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 25 giugno 2011

Commento della settimana

"Cercate di uccidermi perché la mia parola non penetra in voi"
Giovanni 8:37


Gesù era sempre nel mirino di chi non voleva ricevere le sue parole.

A 2000 anni di distanza, le cose non sono poi cambiate tanto; anche oggi chi non riceve le parole di Gesù cerca di ucciderlo, nel senso che cerca di eliminarlo dalla propria vita.

Molti sono tentati dall'idea che possa esservi una via di mezzo, neutra, tra eliminarlo ed accettarlo; ma valgono le parole di Gesù:"chi non è con me è contro di me"(Luca 11:23)

Eh si, chi non sta dalla parte di chi lo ha accettato sta dalla parte di chi lo ha ucciso.

Buona settimana da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 18 giugno 2011

commento settimanale

"Perchè per me il vivere è Cristo, e il morire guadagno."
Filippesi 1:21

C'è un posto in fondo al cuore di ogni uomo nel quale giacciono irrisolti tutti gli angosciosi enigmi esistenziali: chi siamo; da dove veniamo; dove andiamo; c'è qualcuno nell'universo; a che scopo esistiamo; ecc...; enigmi, questi, ai quali molti hanno azzardato delle risposte; risposte il più delle volte folcloristiche, pseudo scentifiche e comunque sempre deludenti.
Enigmi che molto spesso turbano la quiete di quanti cercano ma non trovano risposte soddisfacenti, perché rimane in loro una sottile, ma pur persistente consapevolezza, che fintanto che tali enigmi non troveranno risposte significative, neppure la loro esistenza potrà avere un significato vero.

Nascere, crescere, studiare, lavorare, mettere su famiglia, avere dei figli; il tutto condito con molta sofferenza e troppe delusioni, per poi.......morire e finire, credetemi, non è un granché di significato.
Ebbene, Paolo aveva trovato in Cristo le risposte a tutti gli enigmi della sua vita, la quale venne così riempita di un significato eterno; vita salvata dalla melma immonda del peccato, ed introdotta nella realtà gloriosa del Creatore di tutte le cose, nel quale dimorano tutte le risposte. Si capisce che per lui vivere era Cristo.

Ma la morte? Perché un guadagno?
In Cristo la morte non è più il simbolo del castigo e della punizione eterna bensì una bara vuota; è il simbolo di un grave pericolo....ma che non fa più paura, perché scampato!
In Cristo la morte altro non è che l'ultimo atto terreno di una vita già celeste che viene, per sempre, liberata dalla imperfezione, per entrare nella gioia.
Questo è un guadagno e Paolo non era un pazzo.
Buona settimana da Antonio

Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 11 giugno 2011

commento settimanale

O Signore , chi dimorerà nella tua tenda? Chi abiterà sul tuo santo monte? Colui che è puro e agisce con giustizia, e dice la verità come l'ha nel cuore; che non calunnia con la sua lingua, né fa male alcuno al suo vicino, né insulta il suo prossimo.
Salmo 15: 1-3


Davide in questo salmo espone le caratteristiche del "giusto".
Come definirsi giusto oggi?
Ognuno di noi, se esamina se stesso, si vede "giusto" in ogni cosa che fa e di certo non si ritiene mai in errore.....anzi.
Ma la scrittura ha un'altro punto di vista su cosa sia veramente "giusto" e la sua "via".
In Abacuc 2:4 è scritto: "che il giusto per fede vivrà....."
Beh, ora confrontati con questa verità, esamina con coscienza la tua "vita" e la "via" che percorri e dai una risposta sincera......, non a me ovviamente, ma a Gesù che ti vede e ti ascolta nel segreto del tuo cuore.
Buona giornata da Antonio.

mercoledì 1 giugno 2011

Avviso

Carissimi amici, faccio questo avviso perché da oggi la meditazione non sarà più giornaliera ma settimanale. Ho pensato molto a questa formulazione ma impegni e tempo sono tiranni a cui resta difficile sottrarsi. Mi dispiace moltissimo per quei visitatori abituali che hanno dimostrato affetto e incoraggiamento in questa opera di testimonianza.

Se le cose in futuro cambieranno sarò lieto di riprendere anche giornalmente il pensiero e la riflessione di un passo biblico.

Un saluto a tutti voi.

Antonio

Commento e versetto del giorno

"Or fratelli vogliamo farvi conoscere la grazia di Dio concessa alle chiese di Macedonia. In mezzo alle molte afflizioni con le quali esse sono provate, l'abbondanza della loro allegrezza e la loro profonda povertà hanno abbondato nelle ricchezze della loro liberalità.

2^ Corinzi 8:1-2


Le benedizioni di Dio


Che credenti esemplari; molte afflizioni - abbondante allegrezza; profonda povertà – ricchezza di liberalità. Tale chiesa ha, per la potenza dello Spirito Santo, sovvertito la consuetudine che vede la tristezza come conseguenza dell’afflizione, e l'indisponibilità economica come conseguenza della profonda povertà.

Il Signore solo può operare cambiamenti così radicali.... se solo lo lasciassimo lavorare in pace nella nostra vita. Questo concetto era valido sia per i "credenti di ieri" ma anche e sopra tutto per noi i cosiddetti "credenti di oggi", persi a volte in chiacchiere sterili ed inutili ma altrettanto energici quando impegnati nella demolizione dell'animo altrui.

Mi ricordo uno slogan televisivo proposto da un noto personaggio dello spettacolo di che diceva: " Meditate gente, meditate".

Dimenticare le benedizioni del Signore è un errore che il credente non si può permettere.

Buona giornata da Antonio

Contributo di Placentino Daniele / Fano

martedì 31 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Poiché Iddio ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza e d'amore e di autocontrollo. Non aver dunque vergogna della testimonianza del Signor nostro".

1^Timoteo 1:7

La forza


Non pensate alle vostre forze.....vi scoraggereste. Pensate invece alla forza equilibrata dell'amore che Dio, per lo Spirito, vi mette a disposizione............vedrete montagne......diventare mucchietti di sabbia.
Buona giornata da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

lunedì 30 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Va bene buono e fedel servitore......entra nella gioia del tuo Signore."
Matteo 25:21


Sarà una gioia indescrivibile quella che proveranno coloro ai quali il Signore rivolgerà queste parole. Il Signore stesso dichiarerà di essersi compiaciuto di tali servitori; e sapere di aver compiaciuto a chi con tutto il cuore si ama, produce una grande allegrezza.

Buona giornata da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

domenica 29 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente".
Matteo 28:20b


Tutti i giorni

Carissimi, rieccoci al nostro appuntamento quotidiano. Ho pensato di segnalarvi questo verso della parola di Dio, il quale ricorda ai nostri cuori che anche se la vita offre un infinità di occasioni per sentirsi soli, dimenticati, incompresi ed abbandonati. C'è qualcuno, Gesù, che ha deciso di rimanere sempre con noi, nella gioia e nel dolore; nella fedeltà e nella infedeltà; sia che lo amiamo sia che lo tradiamo; sempre pronto a capirci se pur intollerante al nostro peccato; sempre pronto a consigliarci, ad incoraggiarci; ad accarezzare la nostra anima; ad asciugare le nostre lacrime ma anche ad impedire che tali lacrime diventino autocommiserazione; pronto a ridarci la forza di reagire ad ogni intemperia.

Insomma Gesù è molto più profondamente presente nella nostra vita di quanto non lo siano le decine, centinaia di persone che orbitano attorno a noi.

A proposito.......per vedere la presenza del Signore sono necessari gli occhiali della fede; più ci fideremo del Signore e della sua promessa, più la sua calda e rassicurante presenza prenderà forma nel nostro cuore.
Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 28 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Noi siamo i servi del Dio del cielo e della terra, e ricostruiamo la casa che era stata già costruita molti anni fa: un gran re d'Israele l'aveva costruita e portata a termine."
Esdra 5:11


Ricostruzione.

Nel nostro tempo quando si parla di ricostruzione o di costruzione ci vengono in mente i palazzi che oramai affollano le nostre campagne oppure quei monumenti imponenti che si possono vedere come: il Colosseo, Piazza Venezia, ecc. Anche nella costruzione c'è uno scopo!

La costruzione può avere lo scopo di abitazione o di rappresentazione artistica.

In quel tempo per il popolo d'Israele avrebbe avuto un significato spirituale.

Avrebbe significato che Dio abitava tra il Suo popolo. La realizzazione di questo piano di abitare tra il Suo popolo, Dio ce l'ha ancora e come possiamo realizzarlo? Costruendo!

Per costruire abbiamo bisogno di un obiettivo: Cosa costruire?

Paolo era in doglie perché Cristo fosse formato nei credenti. Penso che questo debba essere il nostro obiettivo e desiderio oltre che nei credenti anche in noi stessi.

Costruire per un lavoro, una posizione sociale, per un titolo di studio personale o dei propri figli ha un valore finito; mentre per il regno di Dio ne ha uno infinito e quindi chiaramente NON SONO CONFRONTABILI!!!!

E' stupendo costruire per l'eternità, per qualcosa che "ancora" non si vede materialmente, ma che c'è. E' solo questione di tempo, ma anche di fede!

Buona giornata da Antonio

Contributo di Placentino Daniele / Fano

venerdì 27 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Chi presta attenzione alla Parola se ne troverà bene, e beato colui che confida nell'Eterno".
Proverbi 16:20


L'alternativa

Ma certo.....esiste un'alternativa, al percorrere le vie di Dio; quella utilizzata fin'ora dalla maggior parte degli uomini "sapienti e progrediti" e cioè: tacciare di stupidi, ignoranti e fanatici tutti quelli temono Dio, e proseguire il cammino per le vie folli della "civiltà e del progresso" che ha affossato l'umanità, la quale mai prima si era trovata a fare i conti con la sua sempre più probabile autodistruzione..........ma che bella alternativa!
Contributo di Placentino Daniele / Fano

giovedì 26 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"O uomo grandemente amato, non temere! La Pace sia teco! Sii forte, sii forte"

Daniele 10-19
Sii forte, questo è quanto Dio ha voluto che il profeta Daniele inequivocabilmente conoscesse.

"Iddio ha tanto amato il mondo.." dice un'altro versetto in Giovanni 3.16; questo ci porta quindi a credere che Dio ama grandemente ogni uomo, e questo è meraviglioso.
Sapete però qual'è la differenza tra il profeta Daniele a tanti altri uomini?

Che Daniele, per la sua ricerca costante di Dio e per la sua fedeltà a lui, ha ricevuto la grazia di realizzare in maniera davvero speciale la grandezza di tale divino amore; amore straordinario che invece non viene né percepito, né goduto, da quanti hanno dato al loro Creatore, forse, l'ultimo posto della propria vita.

L'amore di Dio per tutti gli uomini non è finito è l'uomo che ha finito di cercarlo.
Contributo di Placentino Daniele / Fano

mercoledì 25 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Sono stato crocifisso con Cristo, e non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m'ha amato, e ha dato se stesso per me".

Galati 2:20
Scegliere Cristo Scegliere Cristo non sarà mai una scelta parziale.Scegliere Cristo vuol dire morire a se stessi per vivere completamente in Cristo.

Come dite?.......rinunciare completamente a se stessi per vivere in Cristo, vi sembra una brutta parola?

No! Morire per sempre, e nel peccato, è una brutta parola.

Rinunciare alla propria imperfezione per vivere nascosti nella perfezione di Cristo è, invece........... semplicemente favoloso.

Buona giornata da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

martedì 24 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"E tu quando dici che non lo scorgi (Dio), la causa tua gli sta dinanzi; sappilo aspettare"
Giobbe 36:14

Il giorno in cui Dio risponderà alle nostre preghiere, perché è certo che risponderà;....... ci troverà ad aspettare le sue risposte?
Oppure stanchi di aspettare, chi non vediamo ma c'è, siamo andati via prima del tempo?
Buona giornata da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

lunedì 23 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Questo bene mi è toccato, di osservare i tuoi precetti".
Salmo 119:56


Vale la pena ubbidire?

Per molti, Dio, i suoi comandamenti, la Bibbia, rappresentano una specie di disgrazia; vivono il rapporto con Dio e con la sua Parola, in maniera fastidiosa; come una penitenza. Così facendo si privano di quei tesori immensi, contenuti nella Bibbia e che si schiudono solo a quanti si accostano ad essa mossi dall'amore per essa; la Parola di Dio si concede solo a chi l'accoglie.

Il salmista questo lo aveva capito bene, e quel che più importante, lo aveva sperimentato. Vedeva nei comandamenti divini non delle aride imposizioni, ma delle indicazioni assolutamente benefiche; delle indicazioni seguendo le quali l'errore si sarebbe tenuto sempre a debita distanza.

Tenere l'errore a distanza è un bene, è il più grande dei beni possibile.

Buona giornata da Antonio

domenica 22 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Gesù dice: chi non è con me è contro di me, chi non raccoglie con me disperde".
Matteo 12:30


Con o contro?

Questa è la domanda che attende la nostra risposta. La via di mezzo è la più diabolica invenzione dell'uomo e pare, purtroppo, che il mondo d'oggi, sia il mondo della via di mezzo; che la chiesa d'oggi sia la chiesa della via di mezzo.

Oggi è il tempo del compromesso; il nostro tempo è il funerale della coerenza e della fedeltà.

Ad ogni modo, per Cristo le vie di mezzo non esistono. A noi sembrano le più percorribili, ma non esistono, sono solo illusioni. L'uomo è troppo codardo quando deve prendere una decisione ultima e definitiva, chi non è di Cristo è di Satana; chi non ubbidisce a Cristo ubbidisce a Satana; chi non lavora per Cristo lavora per Satana, e vivere contro Cristo vuol dire morire senza Cristo e morire senza Cristo vuol dire vivere eternamente senza il riposo di Cristo.

Mi rendo conto della durezza e della spiacevolezza delle cose dette........ma da queste parti i compromessi non sono di casa, specie quelli a danno dell'uomo.

Buona giornata da Antonio

sabato 21 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua?"
Marco 8:36


E tu che faresti?

Un uomo riceve in regalo uno splendido diamante di inestimabile valore; ovviamente un oggetto così prezioso non poteva che essere accolto e protetto in una raffinata custodia. L'uomo tutto contento apre con delicatezza la custodia, afferra il diamante, lo osserva con indifferenza e lo getta in un cassetto nel quale conserva tante cianfrusaglie senza valore.

Successivamente richiude la custodia, la osserva ammirato, e con aria soddisfatta, la poggia delicatamente in cassaforte; e così, sicuro di aver fatto la cosa più giusta, torna alle sue attività quotidiane.

Credo che qualunque uomo, dotato di un minimo di buon senso, non avrà difficoltà a definire, pazzo, un tale personaggio; questo giudizio dimostra che negli uomini esiste una qualche capacità di distinguere ciò che è meglio da ciò che è peggio, e che ciò che è meglio è senz'altro preferibile a ciò che è peggio, e che ciò che è meglio debba essere, senza ombra di dubbio, custodito, protetto e fatto oggetto di attenzioni, in misura assai maggiore, rispetto a ciò che è peggio.

Sono certo dell'unanime condivisione di questi elementari principi. Mi chiedo, però, come mai tanta intelligenza e capacità di discernimento, non riescono a far comprendere all'uomo che all'interno del suo corpo limitato e mortale, sempre oggetto di miriadi di attenzioni di cure e premure, abita il suo bene più assoluto ed eterno: l'anima?

L'anima, l'essenza eterna di ogni uomo; l'essenza della vita dello stesso corpo; l'anima, un bene di inestimabile valore che "l'intelligente uomo" riempie solo di odiosa indifferenza.

Si l'uomo non è diverso da quel pazzo che custodisce con ogni cura il contenitore e butta via, non curante, il prezioso contenuto. Che sia arrivata l'ora della sveglia al cervello ed al cuore?..........direi proprio di si.

E' ora di preoccuparsi dell'anima, che forse, da troppo tempo grida senza che, chi di dovere, si preoccupi di ascoltarla.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

Buona giornata da Antonio

venerdì 20 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Conosciamo l'Eterno, sforziamoci di conoscerlo! Il suo levarsi è certo come quello dell'aurora..".
Osea 6:


Lo conosci?


Conosco molte persone che non hanno mai cercato di conoscere Dio, ma che, però, affermano di essere deluse di Lui; conosco molte persone che dopo averne accennato la conoscenza non si sono mai sforzati di andare avanti in tale conoscenza; anche queste affermano di essere deluse di Dio.

Non conosco però persone che, conoscendo Dio e sforzandosi di conoscerlo, affermano di essere deluse di Lui; nei loro occhi e nelle loro parole vedo solo soddisfazione.

Non si può amare ciò che non si conosce; ed è facile essere delusi da chi non si conosce a fondo.Dio, però, non deluderà nessuno.........ma bisogna conoscerlo, anzi, sforzarsi di conoscerlo.
Costa troppo? L'apatia e l'infelicità costano molto di più!
Contributo di Placentino Daniele / Fano

giovedì 19 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Guardati bene dal volgerti all'iniquità, tu che sembri preferirla all'afflizione".

Giobbe 35:21


Fedeltà e determinazione


Ci sono momenti nei quali tutto sembra essersi voltato contro di noi; momenti nei quali la sensazione di essere stati abbandonati non è una sensazione bensì una certezza; momenti nei quali sale nel nostro cuore un timido pensiero che cerca di incoraggiarci e che ci dice, che non meritiamo tutta questa sofferenza, tutta questa angoscia.

Si è vero, riconosciamo di non essere stati campioni di fedeltà a Dio; e che non sempre abbiamo agito secondo giustizia; ma ciò che ci accade è troppo, non lo meritiamo.

In quei momenti il nostro cuore può diventare fertile al peccato; alla ribellione a Dio; al rifiuto della sua Parola; e questo, se accadrà, ci porterà lontano......lontano da Colui che invece conta ogni nostra lacrima e pesa la nostra fedeltà a Lui, nonostante l'incapacità di trovare una sola ragione valida a ciò che ci accade.

Fedeltà e determinazione a non abbandonare la vie di Dio, che troveranno la piena e benedetta approvazione di Colui che attraverso quei percorsi incomprensibili sta facendo di noi degli uomini e delle donne, INVINCIBILI!

Buona giornata da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

mercoledì 18 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"...è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d'opere, affinché nessuno si glori; perché noi siamo fattura di lui, essendo stati creati in Cristo Gesù per le buone opere ....affinché le pratichiamo...".

Efesini 2: 8-10

C'è, ahimè, ancora in giro la voce mendace che il paradiso bisogna conquistarselo a colpi di buone opere, donazioni, pellegrinaggi ecc.......ma è chiaro come la luce del sole in un giorno senza nubi, e questi versetti spezzano ogni caparbia resistenza, che l'uomo non è salvato dalle buone opere...........ma per le buone opere; perché è evidente che senza il consiglio di Dio non possono esistere delle buone opere, e che senza salvezza l'uomo non può godere del consiglio di Dio.

Allora l'unica soluzione è salvare l'uomo prima delle buone opere, le quali potrà e dovrà compiere dopo la riconciliazione con Dio. A proposito.....siamo salvati per le buone opere?.......Allora diamoci da fare!

Buona giornata da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

martedì 17 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano".
Matteo 5:44


Perché questa richiesta così incomprensibile?


Qual'è la vittoria più vittoria: uccidere il nemico o uccidere nel nemico ciò che ce lo rende nemico?

Per uccidere una malattia cosa si fa, si uccide il malato o si cura il malato aggredendo la malattia che lo rende tale?

Insomma non bisogna mai confondere il peccato con il peccatore; il peccato va odiato ed ucciso, ma senza uccidere il peccatore; questo miracolo, però, è realizzabile solo dall'amore; ma non da quell'amore falso, ridicolo ed egoistico a cui sono tanto abituati gli uomini, ma dall'amore di Cristo Gesù, quell'amore che ha rinunciato a se stesso, ed ha saputo ricambiare il male con il bene, e che ha per questo reso amici i nemici, quali lo eravamo pure noi quando vivevamo nell'ignoranza, dell'immenso e perfetto amore di Gesù.
"Non essere vinto dal male ma vinci il male col bene". (Romani 12:21).

Questa è la sfida dell'amore.....che senza avere Cristo come condottiero, però, non si può vincere.
Contributo di Placentino Daniele / Fano

lunedì 16 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Una cosa ho chiesto all'Eterno, e quella ricerco; ch'io dimori nella casa dell'eterno tutti i giorni della mia vita..."
Salmo 27:4

Tante cose poteva desiderare Davide, l'autore di questo salmo, tante cose avrebbe potuto chiedere; soldi, salute, fama, divertimento, bellezza, tutte cose, secondo molti, utili a raggiungere la felicità e la tranquillità; ma, dopo aver realizzato l'assoluta inconsistenza di tali cose, prese la sua decisione: "Cercherò e chiederò una sola cosa; che io possa vivere tutti i giorni della mia vita alla presenza di Dio".

Davide sapeva che questo sarebbe stato il bene maggiore che poteva desiderare; e per raggiungere questo bene avrebbe speso tutte le sue forze. E tu per cosa sei pronto a spendere tutte le tue forze? Sei pronto a chiedere? Dio ti guarda, ti ascolta ma sopratutto offre. Non dimenticarlo mai.
Buona giornata da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

domenica 15 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"..nel nostro Signor Gesù Cristo abbiamo la libertà d'accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui". Efesini 3:12


Gli uomini hanno paura di confrontarsi con Dio; quando si parla di Lui, della sua volontà, della sua giustizia, molti sfuggono l'argomento; perché? Da dove nasce questa paura? Nascerà forse da una intima ma inconfessabile consapevolezza che qualcosa non quadra nel loro rapporto con Dio? Sarà la velata consapevolezza che la loro vita viene vissuta, volontariamente, nell'indifferenza alla volontà di Dio; velata consapevolezza che fa temere il giusto giudizio di Dio?


In fondo, in fondo l'uomo non ha tutti i torti ad aver paura di Dio, perché Dio odia il peccato; ed immerso com'è l'uomo nel peccato non può che temere l'ira di Dio, Paolo infatti dice:" L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini..."Romani 1:18Insomma, una paura giustificata......ma adesso arriva la "Buona Notizia" (significato dal greco del termine "Evangelo") la buona notizia è: che qualcuno ha cancellato il peccato che attirava l'ira di Dio sugli uomini; chi è? ...Il risorto Gesù!


Hai creduto nella Sua opera di liberazione? Hai accettato la Sua mediazione presso Dio? Dopo esserti pentito del tuo peccato hai accettato che Gesù diventasse il tuo Signore, cioè colui che traccia la tua strada sui binari della giustizia di Dio? Si? Beato te!


Adesso hai la libertà, concessa solo a chi a detto si, di avvicinarti a Dio.....senza più paura, ma certo di essere accolto con gioia alla Sua presenza; che notizia meravigliosa!

Adesso puoi parlare con Lui come si parla ad un amico; puoi parlarGli dei tuoi desideri, dei tuoi problemi; puoi stare anche semplicemente in Sua compagnia...vedrai che piacevole compagnia; Lui ti aiuterà a percorrere anche le vie più tortuose; ti consolerà anche quando tutti avranno esaurito la loro capacità di consolazione; Lui ti riprenderà con amore quando sbaglierai, e ti rialzerà quando cadrai; ti darà l'energia necessaria per superare montagne quando avrai a malapena la forza di aprire gli occhi per piangere; Lui ti prenderà per mano e ti introdurrà alla comprensione di tutti i misteri della sua gloria e della sua sapienza; il tuo spirito, il tuo fisico, la tua anima troveranno in Dio finalmente piena e completa soddisfazione; ma.......anche ti punirà, quando ti ribellerai a lui; ti formerà in maniera perfetta e questo tante volte vorrà dire anche soffrire; avendo riconosciuto Gesù come Signore della tua vita, dovrai anche essere pronto anche agli attacchi di coloro che odiano Dio e che hanno messo sulla croce il Salvatore degli uomini.....gli increduli.


Hai deciso di rimanere al tuo posto? Di vivere nel tuo mondo, tra la paura di Dio e la consapevolezza che un giorno dovrai comunque rendere conto a Lui della tua vita? Hai deciso di privarti delle infinite benedizioni già pronte per te presso Colui che ti ha dato la vita e che non vuole altro che torni a casa? Ti lascio riflettere su questo verso della Parola di Dio..."Chi vorrà salvare la sua vita (terrena), la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor di me (Gesù) e del Vangelo, la salverà. E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e poi perde l'anima sua?(Marco 8:35-36)

NON PERDERE ALTRO TEMPO!
Contributo di Placentino Daniele / Fano

sabato 14 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"O Eterno......al mattino ti offrirò la mia preghiera e aspetterò".
Salmo 5:3

Molte volte il nostro rapporto con Dio riflette tutti i mali che la società moderna ci ha generosamente regalato. Uno di questi mali, che collocherei sicuramente tra i più gravi, è rappresentato dalla incapacità, a volte davvero patologica, di aspettare.

La frenesia dalla quale l'uomo si è fatto rapire, lo costringe a fare tutto.....subito; a volere tutto... ...subito; a pretendere dagli altri qualunque cosa.....subito; anche nelle situazioni più intricate e delicate l'uomo non è disposto a riflettere ed aspettare ma vuole raggiungere.....subito la soluzione. Molte volte, purtroppo, l'uomo cerca di imporre anche a Dio i suoi ritmi frenetici, e cosi, la preghiera da essere una richiesta di grazia rivolta molto umilmente a Colui dal quale l'uomo non avanza niente, anzi....; diventa la pretesa di grazia, non solo nei modi ma anche nei tempi, rivolta a Colui che evidentemente si ritiene essere "il genio della lampada" che è lì, pronto e servile, per soddisfare ogni desiderio.

Una tale preghiera ahimè non riceverà nessuna risposta, anzi, una risposta la riceverà.....il silenzio...che in questo caso avrà molte cose da dire.

Davanti al Signore, dimentichiamo l'arrogante frenesia della vita quotidiana (che sarebbe cosa buona e giusta dimenticarsela per sempre) ed impariamo ad aspettare i Suoi tempi; perché solo chi aspetta vede le risposte di Dio."

Ho pazientemente aspettato l'Eterno.....ed Egli ha ascoltato il mio grido". Salmo 40:1

Buona giornata da Antonio
Contributo di Placentino Daniele / Fano

giovedì 12 maggio 2011

Commento e versetto del giorno

"Ci sono molti disegni nel cuore dell'uomo, ma il piano dell'Eterno è quello che sussiste".
Proverbi 19:21

Alla fine......tutti i piani velleitari dell'uomo tesi a risolvere la crisi profonda nella quale esso giace troveranno il definitivo verdetto della storia:

FALLIMENTO!

Fa rabbia sapere che l'uomo ha sempre rifiutato e vilipeso il piano di salvezza di chi l'ha messo al mondo........l'unico piano che sussiste e quindi l'unico piano davvero utile. Ma niente...l'uomo preferisce ammazzarsi inseguendo ideologie idiote, piuttosto che realizzare la bontà e l'assoluta efficacia del piano di Dio.

Ho un sospetto.......ma all'uomo interessa davvero il suo futuro?

Dimenticavo l'uomo si interessa di "futuro". Ieri per Roma doveva essere l'ultimo giorno perchè un terremoto doveva raderla al suolo. Informazioni giornalistiche hanno detto che il 20% dei romani è andata via da Roma.

Paura? Superstizione? Ecco dove l'uomo getta lo sguardo......nel futuro ipotetico e alle teorie degli uomini.

Che pena.

Versetto del giorno

Versetto del giorno