sabato 3 dicembre 2011

commento settimanale

Una cosa ho chiesto all'eterno, e quella ricerco; ch'io dimori nella casa dell'eterno tutti i giorni della mia vita...".Salmo 27:4
Se la vita fosse come quella che si racconta nelle fiabe, ad esempio quella di Aladino, dove la storia gira attorno ad una lampada magica, sicuramente l'avremmo già utilizzata e chiesto chissà quante cose avremmo desiderato avere.

Magari una casa nuova, più comoda; un lavoro che ci impegni poco ma che porti tanto danaro, o chissà cosa ancora la nostra mente avrebbe partorito.

Questo passo che troviamo nei Salmi risale all'epoca di Davide. Non è una storia vecchia

Tante cose poteva desiderare Davide, tante cose avrebbe potuto chiedere; ad esempio: soldi, salute, fama, divertimento, bellezza, tutte cose, secondo molti, utili a raggiungere la felicità e la tranquillità; ma, dopo aver realizzato l'assoluta inconsistenza di tali cose, prese la sua decisione: "Cercherò e chiederò una sola cosa; che io possa vivere tutti i giorni della mia vita alla presenza di Dio".

Lo so, oggi fare questi ragionamenti alle persone, discutere sul significato di essere guidati dal Signore, cercare la sua faccia possono far solo far sorridere le persone ma questo è quello che l'avversario vuole ottenere da noi. Vuole dirigere la nostra attenzione alle cose materiali e non a quelle spirituali. Il suo è un gioco sottile che si insinua ogni giorno di più nella mente di colui che non sente invece la necessità di volgere lo sguardo alle cose di lassù.

Davide sapeva che questo sarebbe stato il bene maggiore che poteva desiderare; e per raggiungere questo bene avrebbe speso tutte le sue forze.

E tu per cosa sei pronto a spendere tutte le tue forze?

Buona settimana da Antonio.

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