mercoledì 24 febbraio 2010

Commento e versetto del giorno

"Rimasero seduti per terra, presso di lui, sette giorni e sette notti; e nessuno di loro disse verbo, perchè vedevano che il suo dolore era molto grande."
Giobbe 2:13
Gli amici
Così gli amici di Giobbe accolsero e condivisero la sua tragedia; zero parole, molta presenza.
Ci sono momenti in cui bisogna, piuttosto essere presenti, lasciando la parola al silenzio.
Vorrei aprire una parentesi che riguarda i credenti e precisamente: A volte ci si avvede del dolore del fratello di fede ed invece del conforto cristiano si assiste all'indifferenza e all'emarginazione. Il silenzio espresso dagli amici di Giobbe in un primo momento sembrò essere il rispetto del dolore che in quel momento Giobbe aveva...............poi quando apersero la bocca ...e meglio stendere un velo pietoso.
La domanda che rivolgo ai miei contemporanei credenti di questo secolo è la seguente: Quando hai visto un fratello soffrire dov'era la tua mano nel rialzarlo? Dov'erano i tuoi incoraggiamenti, le tue lacrime?
Credo che bisogna riflettere su questo. Stare in silenzio può anche sembrare un gesto di solidarietà ma a volte è anche l'espressione di quanto arida è la propria vita spirituale.
Buona giornata da Antonio.

Nessun commento:

Versetto del giorno

Versetto del giorno