martedì 19 ottobre 2010

Commento e versetto del giorno

"O Eterno......al mattino ti offrirò la mia preghiera e aspetterò".
Salmo 5:3
Molte volte il nostro rapporto con Dio riflette tutti i mali che la società moderna ci ha generosamente regalato. Uno di questi mali, che collocherei sicuramente tra i più gravi, è rappresentato dalla incapacità, a volte davvero patologica, di aspettare.
La frenesia dalla quale l'uomo si è fatto rapire, lo costringe a fare tutto.....subito; a volere tutto... ...subito; a pretendere dagli altri qualunque cosa.....subito; anche nelle situazioni più intricate e delicate l'uomo non è disposto a riflettere ed aspettare ma vuole raggiungere.....subito la soluzione.
Molte volte, purtroppo, l'uomo cerca di imporre anche a Dio i suoi ritmi frenetici, e cosi, la preghiera da essere una richiesta di grazia rivolta molto umilmente a Colui dal quale l'uomo non avanza niente, diventa la pretesa di grazia, non solo nei modi ma anche nei tempi, rivolta a Colui che evidentemente si ritiene essere "il genio della lampada" che è lì, pronto e servile, per soddisfare ogni desiderio.
Una tale preghiera, ahimè, non riceverà nessuna risposta, o meglio, una risposta la riceverà.....il silenzio...che in questo caso avrà molte cose da dire. Davanti al Signore, dimentichiamo l'arrogante frenesia della vita quotidiana (che sarebbe cosa buona e giusta dimenticarsela per sempre) ed impariamo ad aspettare i Suoi tempi; perché solo chi aspetta vede le risposte di Dio.
"Ho pazientemente aspettato l'Eterno.....ed Egli ha ascoltato il mio grido" Salmo 40:1
Contributo di Placentino Daniele / Fano
Buona giornata da Antonio

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Versetto del giorno

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