lunedì 24 gennaio 2011

Commento e versetto del giorno

"...tu gridi a me: Padre mio, tu sei stato l'amico della mia giovinezza! Sarai adirato in perpetuo?.....Ecco tu parli così, ma intanto commetti a tutto potere delle male azioni!"
Geremia 3:4-5
Gridare a Dio senza peraltro abbandonare le vie sbagliate non sortisce alcun effetto. Gridare a Dio non è un rito divino che obbliga Dio all'esaudimento della nostra preghiera, ma è la manifestazione del pentimento e della volontà di onorare e compiacere a Dio. Questa volontà si evidenzia da un nuova presa di posizione contro tutto ciò che nella propria vita offende Dio; il che, inevitabilmente, porta a contrastare il male e non a continuare a compierlo a tutto potere. Molte volte vogliamo lo spirito edificato, la carne libera, e piogge di benedizioni, ma questo film di fantascienza non è ancora stato scritto.

Contributo di Placentino Daniele / Fano

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Versetto del giorno

Versetto del giorno