sabato 19 dicembre 2009

Commento e versetto del giorno

A chi vorreste assomigliare Iddio?"
Isaia 40:9-26
Chi è Dio? Chi è come Lui? (1^ parte)
Queste sono le domande alle quali il profeta Isaia, sotto l'impulso dello Spirito Santo, risponde perché il popolo d’Israele abbia l’immagine giusta del suo padrone. Anche oggi l’uomo ha bisogno di riconsiderare le stesse risposte del profeta Isaia, perché ho l’impressione, anzi, la mia è molto più di un impressione, che Dio sia stato troppo umanizzato dall’uomo, non nel senso più bello della parola, cosa che Gesù ha fatto in maniera strabiliante, ma nel senso più degradante del termine; Dio è stato ridotto dall’uomo ad un non meglio identificato personaggio biblico; a materiale molto buono per rappresentazioni comiche; ad intercalare tra una frase ed un’altra (Dio mio! Ho Dio! Grazie a Dio!); ad ottima terapia per chi ci crede; a favola per bambini, e nel migliore dei casi, a moralista però ormai anacronistico. Dio è stato spogliato della Sua gloria e ridicolizzato (Gesù spogliato è schernito ci fornisce un’immagine di ciò che l’uomo ha fatto a Dio). Purtroppo, però, anche i suoi hanno troppo e malamente umanizzato Dio.
Dio è stato a volte ridotto dai suoi alla funzione di servo che delude, quando, secondo loro, non fa il suo dovere; e così lo puniscono allontanandolo per un po’di tempo.
Dio è stato a volte ridotto, con la scusa della Sua misericordia, al ruolo di compiacente del peccato anziché di giudice di fronte al quale si dovrà rispondere. Dio, è vero, capisce la nostra debolezza e ci dà tempo, ma mai giustificherà il nostro peccato. Lui è diventato l’amico del tempo libero, altro che il Signore della nostra vita; è stato ridotto al ruolo di concorrente di un quiz Tv; infatti i: perché questo? Perché quello? Come mai?… normalmente si sprecano; non andiamo oltre altrimenti l’elenco rischia di diventare tristemente lungo.
Certo Dio è con noi in ogni nostra faccenda, ci assiste, ci incoraggia, ci miracola; ma Lui non è il nostro fedele compagno di sventura, almeno non solo, Lui è infinitamente di più, Lui è più di tutto ciò che riusciamo a pensare (va infinitamente al di là di quello che pensiamo e chiediamo (efesini.4:20).
Dio è colui che può ogni cosa, Lui è l’alfa e l’omega, l’inizio e la fine di ogni cosa, Lui è l’origine il centro ed il senso ultimo di ogni cosa, Lui e quello che può far vivere e morire, creare il benessere e l’avversità, nulla si muove sulla terra e nell’universo senza il Suo volere, Lui e ogni cosa ed in ogni cosa; nel cielo, nel mare, nei pensieri, sui monti, ovunque ci sono tracce della Sua presenza. Lui è colui dinanzi al quale il cielo e la terra fuggono, è colui dinanzi al quale tutti tremano, è colui presso il quale non c’è variazione ne ombra di mutamento, è immodificabile, Lui è sempre lo stesso; Lui è colui dinanzi al quale l’uomo peccatore non può sussistere; Lui è colui capace di amare come mai l’uomo non si è neppure sognato di fare; Lui è colui che ha una visione della giustizia, della verità, della fedeltà, della bontà, della misericordia, della pietà ecc…..talmente vasta da ridurre a poco più di una barzelletta, che non fa neanche ridere, la nostra visione di tutte queste cose; Lui è Colui la cui sapienza è talmente alta da costringerci ad avere fiducia di lui, perché mai potremmo comprenderla; Lui è la condanna e la salvezza; Lui è la nostra speranza eterna; potremmo andare avanti per ore ed ore nel proseguire la declamazione di ciò che Dio è, e non sarebbe certo una cattiva esperienza il farlo, perché l’uomo ha bisogno di ridare valore all’immagine di Dio, dell’Iddio altissimo, del potente Creatore di ogni cosa.
Bisogna rivalutare l’immagine di Dio; bisogna ridare lustro alla Sua gloria; bisogna che l’uomo rivesta, nel proprio cuore, Dio di quella gloria di cui lo ha sciaguratamente spogliato.
Da chi deve cominciare questo processo di glorificazione ? Non può che cominciare da noi che lo abbiamo conosciuto; bisogna, però, se lo abbiamo relegato ad un livello così basso, che noi demoliamo prima dentro di noi quell’immagine di Dio costruita a nostra somiglianza.
Fatto questo potremo innalzare la Sua immagine gloriosa e potente, che Lui ha depositata, per lo Spirito, nei nostri cuori.
Buona giornata da Antonio.
Contributo di Placentino Daniele / Fano

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