sabato 11 febbraio 2012

Commento della settimana

“Alzo gli occhi verso i monti : Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. Salmo 121: 1-3

Questo salmo era un canto, un inno che i pellegrini cantavano mentre in famiglia o in carovana si dirigevano verso la casa del Signore. Questi pellegrinaggi spesso venivano fatti nei periodi in cui si celebravano feste sontuose, ad esempio nel Nuovo Testamento per la Pasqua e la Pentecoste. Leggendo il salmo sembra di sentire le voci dei pellegrini che si incoraggiano reciprocamente con propositi di fede e di speranza. Il canto sembra che veniva fatto alternato e a due voci, come un dialogo che metteva in risalto l’opera di protezione del Signore (Jahweh) nei confronti del Suo popolo in ogni necessità della loro vita.

Il pellegrino si pone una domanda, guardando le alture che lo circondano: "Da dove mi verrà l’aiuto ?". Il pellegrino può rivolgersi a tutte le realtà, a tutte le persone, ma l’aiuto vero, decisivo, salvifico viene solo dal Signore. La via del pellegrinaggio (il pellegrinaggio della nostra vita cristiana) allora come oggi non sempre è priva di pericoli o difficoltà, ecco quindi il bisogno di rendersi conto della necessità di aiuto.“Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto cieli e terra”.

La risposta è unica, il Signore che ha fatto cielo e terra, non un essere umano, non un qualsiasi dio pagano, ma il Signore, il creatore di tutte le cose (Ebrei 11: 1-3).

Ci troviamo davanti alla confessione di fede di un credente che si fida di un Dio creatore, si abbandona a Lui, sa di poter contare sulla presenza del Dio che protegge Israele, che ne è il custode, l’aiuto, la sentinella che non si addormenta e non si distrae. Durante il viaggio, il vacillare, lo scivolare, il cadere è facile, il percorso della vita a volte è difficoltoso e impervio.

Ma il pellegrino o il credente percorre sicuro la sua strada perché sa che chi veglia su di lui è sempre costantemente presente. La vigilanza di Dio sul suo popolo e su di noi è costante e non conosce sosta.

Buona settimana da Antonio

Contributo di Antonio Tuccillo

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