martedì 22 febbraio 2011

Commento e versetto del giorno

“La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo”.
Giacomo 1: 27.
Esortazione.

Ultimamente riflettevo che la società moderna ci spinge a correre continuamente, e abbiamo sempre meno tempo per noi e per gli altri.
La parola del Signore ci esorta a far visita a chi soffre e a chi è nel bisogno, ma non si trova mai il tempo nelle nostre giornate proprio perché dobbiamo correre continuamente.
Però bisogna pure pensare che se non ci fermiamo ogni tanto, lasciamo alle nostre spalle tante esperienze perdute: parlo non solo della possibilità di fare la volontà del Signore, ma anche di far felice chi ha bisogno da parte nostra di una parola di conforto, di una preghiera fatta insieme, della semplice lettura di un salmo.
Una volta un fratello mi disse che doveva andare a trovare un credente che da anni girava gli ospedali perché sofferente, e lui non sapeva come consolarlo.
Quando ci siamo rincontrati mi ha raccontato che il fratello è stato felice della sua visita, ma che lui da quell’incontro ne è uscito veramente consolato, perché quel fratello sofferente con i suoi racconti sull’esperienza che stava vivendo nella fede l’aveva edificato.
Anche io quando faccio delle visite ritorno a casa consolato e mi sono ripromesso di fermarmi più spesso per visitare i miei fratelli, esorto tutti a farlo così da poterci consolare gli uni e gli altri.
Contributo di Antonio Tuccillo

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Versetto del giorno

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